Brassaï e Pour L’amour de Paris in mostra a Milano

In anteprima in Italia (già presentata l’anno scorso all’Hotel de Ville di Parigi) nell’ambito di EXPO IN CITTA’, “Brassaï. Pour l’amour de Paris” 

Racconta in 260 fotografie originali di Brassai, la storia dell’amore spassionato di uno dei più grandi fotografi del Novecento per la meravigliosa capitale francese e per tutti  gli intellettuali, artisti, grandi famiglie, prostitute e mascalzoni, che hanno contribuito ad alimentarne il mito.

Gyula Halász (prende il nome di Brassaï quando inizia a fotografare nel 1929) nasce nel 1899 in Transilvania e vedrà Parigi per la prima volta da bambino, portato dal padre a soli quattro anni: ne rimane  già incantato, tanto che, dopo gli studi a Berlino, nel 1924 si reca nella  “Ville des lumières” inserendosi nel celebre arrondissement intellettuale e artistico di Montparnasse -vivendo i memorabili Années Folles- grazie a Robert Desnos e Jacques Prévert, dei quali fu molto amico come pure di Henry Miller, che lo introducono poi al surrealismo.

Infatti Picasso, colpito notevolmente dal suo lavoro e dall’atmosfera che riusciva a rendere, gli chiede di fotografare la sua opera scultorea, fino ad allora sconosciuta. I due artisti saranno uniti da una lunga e stretta amicizia, scoprendo di avere gusti e interessi in comune:

le atmosfere sensuali delle Folies Bergères, la bellezza delle forme femminili, ma anche le feste in cui regnano cartomanti e indovini, i luna park, e il circo, in cui ritrovano la bellezza dei corpi umani e la virtuosità degli sforzi fisici, il dialogo tra la bestia e l’uomo, il senso dell’equilibrio e il gusto per il mistero, come il senso di  l’illusorietà nel quale si dibatte l’essere umano

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Picasso, rue des Grands-Augustins, 1939-1940 © Estate Brassaï

Dall’intensa ricerca sui graffiti, ad una storia affascinante e suggestiva di Parigi regalata al nostro immaginario e alla nostra memoria per sempre: a lui si deve la scoperta di una città notturna, insolita, fino ad allora non degna di attenzione.

Durante le sue lunghe passeggiate ritrae i nottambuli nei cabaret di Montparnasse, membri dell’alta borghesia, artisti e demi-mondaine in cerca di leggerezza, ma anche le balere di rue de Lappe e le prostitute dei quartieri “caldi” o i lavoratori della notte alle Halles; trasforma il rigore classico dell’architettura in scene particolari e fissa l’insolita bellezza del grafismo della Tour Eiffel, delle silhouettes fuggitive, delle illuminazioni accecanti o delle nebbie della Senna.

Compone Paris de nuit (1932), un’opera incentrata proprio sul gioco dell’oscurità, dell’ombra e della penombra e dei lampi di luce.

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Torre Eiffel, 1932© Estate Brassaï
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Veduta notturna su Parigi da Notre-Dame, 1933-1934 © Estate Brassaï

Brassaï non è però insensibile al fascino di ogni angolo della capitale, pure quello più nascosto e segreto, anche alla luce del giorno:  Paris de jour ci propone una visione altrettanto personale dei giardini del Luxembourg sotto la neve, dei piccoli artigiani- il gelataio, il venditore di palloncini, un fotografo ambulante, i carbonai il giardiniere che raccoglie le foglie- dei monumenti, così come della folla elegante di rue de Rivoli, degli innamorati sull’altalena, dei cani…Egli passa con naturalezza da un quartiere all’altro,il Quartiere Latino, Bercy, Auteuil, restituendone in pieno i tratti salienti, la particolarità, catturandone l’anima.

I suoi soggetti sono semplici, senza dettagli superflui, poiché se “tutto può diventare banale, tutto può ridiventare meraviglioso”

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Montmartre, 1932 © Estate Brassaï

Brassaï. Pour l’amour de Paris
A cura di Agnès de Gouvion Saint Cyr
Palazzo Morando|Costume Moda Immagine
Via Sant’Andrea 6
Milano
Fino al 28 giugno 2015
Info: www.alinari.it/mostre/brassai
www.civicheraccoltestoriche.mi.it

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