New Dior designer Raf Simons looks at a vintage Dior dress from the documentary DIOR & I, directed by Frédéric Tcheng.Courtesy of CIM Productions

Dior and I di Frederic Tcheg

Dior and I, il terzo documentario sul mondo della Moda al Festival dei Popoli.

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Il regista Frédéric Tcheng prosegue il suo viaggio straordinario nell’universo moda, dopo avere co-prodotto e co-curato i due famosi documentari su Diana Vreeland e Valentino (“Diana Vreeland: The Eye Has to Travel”, 2011 e “Valentino: The Last Emperor”, 2009) ci racconta il mondo di una Maison, che è un’icona indiscutibile e intramontabile.

Dior and I presentato in anteprima mondiale al Tribeca Film Festival 2014 ad aprile scorso, arriva come Evento Speciale in Italia a Firenze il 30 novembre 2014, nell’ambito del Festival dei Popoli.

Si tratta del suo debutto nella regia come “solista”, che ci permette di entrare nell’Atelier Dior con uno sguardo assolutamente privilegiato e con una prospettiva unica.

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Director Frédéric Tcheng. Photographer credit: Jean-Jacques Poucel

Un’occasione da non perdere: esplorare il “dietro le quinte” della creazione dell’attesissima prima collezione Haute Couture di Raf Simons, come nuovo direttore artistico della griffe. 

Christian Dior creò un vero e proprio impero in soli dieci anni anni: esplose a 44 anni, nel 1947, con il suo mitico New Look  di grande femminilità, diventando un punto di riferimento imprescindibile e uno degli stilisti più grandi di tutti i tempi: ancora oggi l’universo Dior è tutto concentrato lì dove erano i suoi laboratori e dove un forte e coeso gruppo di lavoro di dedite sarte (alcune delle quali vi lavorano da più di 40 anni) porta avanti l’eredità del designer e continua a cucire abiti dallo stile unico.

Nel 2012 Raf Simons ha debuttato alla direzione creativa, raccogliendo così la sfida lanciata dalla leggendaria casa di moda francese nel designarlo tale: quando la notizia venne diffusa destò un certo stupore, in quanto si scelse un designer belga, specializzato nel menswear, dallo stile minimalista e soprattutto che non aveva mai lavorato nell’haute-couture. Inoltre egli aveva solo otto stressantie intense settimane per realizzare la sua prima collezione.

Fin dal concepimento, grazie a questo speciale documentario, capiremo il funzionamento, il processo d’ideazione, il lavoro instancabile delle sarte, fino alla memorabile presentazione della collezione.

Quando si ama ciò che si fa: tutto il processo creativo sembra un grande atto d’amore da parte di Simons e dei suoi appassionati collaboratori.

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Dior’s haute couture atelier discovers Raf Simons’ first sketches from the documentary DIOR & I, directed by Frédéric Tcheng.Courtesy of CIM Productions.

Il film segue da vicino inoltre figure molto interessanti da conoscere, ma magari meno note ai non addetti ai lavori, quali Florence Chehet, la dinamica première per l’atelier flou e Monique Bailly, “l’ansiosa” e rapida première per l’atelier tailleur: <<they have everything in their hands!>> dice di loro Pieter Mulier, braccio destro di Simons e collaboratore di vecchia data da Dior. 

Ogni giorno si sente la passione, l’impegno e il lavoro di questo personale altamente qualificato, ma ci sono anche momenti di intimità, più personali e  aleggia nell’aria una sorta di pressione dovuta da un lato, ovviamente ai meccanismi del fashion system e dall’altro ad una sorta di rispetto e devozione per la storia di un marchio così importante e storico: il doc vuole rendere tutto questo, offrendo un colorato e gioioso omaggio alle instancabili sarte – con le quali il regista ha parlato in modo molto approfondito – che concretizzano la visione di Simons.

Il quale porta sempre nel  lavoro la sua grande passione per l’arte e la sua seria professionalità, studiando inoltre con estrema attenzione ed emozione l’archivio Dior per  trarre ispirazione, avendo a che fare con un’eredità che è nello stesso tempo gigantesca e sublime.

Richiamando nel titolo il libro autobiografico – Christian Dior & Moi – che sia il regista che Simons conoscono – anzi quest’ultimo sembra aver trovato molti sconcertanti parallelismi tra la sua vita e quello del Maestro – e cercando di  evidenziare anche nel film un concetto espresso nelle righe delle celebri memorie, quello della doppia identità (<<Esistono due Christian Dior: il Christian Dior pubblico e quello privato>>).

Dior and I, è quindi anche una storia intima e personale, del confronto interiore tra un importante e affermato designer e il Genio, che continua giustamente ad avere una presenza e una potenza notevole, continua a “gettare un’ombra” enorme sui successori: la casa-atelier di Dior è “soul” (come afferma Catherine Rivière nel film), è anima e non se ne può non sentire la presenza. In fondo, per Tcheng <<Cinema, ghosts and mirrors>>.

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Qui il trailer ufficiale → Dior and I – Trailer (2014)

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Qui un’intervista al regista Frédéric Tcheng  di “Dior & I”

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Dior and I di Frédéric Tcheng
Francia 2014 (90′)
Domenica 30 novembre 2014
Cinema ODEON

Firenze
www.festivaldeipopoli.org/
28 novembre / 5 dicembre 2014

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