Giardini di seta, tessuti, abiti e botanica del territorio lariano a Como.
.
Una mostra preziosa e suggestiva che esplora il tema del rapporto tessuto-botanica dal Settecento ai giorni nostri attraverso i diversi aspetti della decorazione floreale.
Importanti tessuti floreali, provenienti dalle collezioni della Fondazione Antonio Ratti, da collezioni private e dagli archivi storici delle industrie seriche lariane, esposti in un percorso affascinante che va dalle sontuose sete broccate lionesi del Settecento, in cui si intrecciano fiori ed elementi architettonici, ad aerei taffetas decorati con tralci di rose o di bacche per un raffinato pubblico femminile e cotoni stampati inglesi e francesi per arredamento, con realistici trionfi floreali della seconda metà dell’Ottocento fino alle prestigiose creazioni tessili del Novecento, periodo in cui si sviluppano le celebri seterie comasche, fornitrici dell’Alta Moda e del prêt à porter italiano e francese.
–
Dall’età del jazz degli anni Trenta, quando le decorazioni sono caratterizzate da fiori pennellati e astratti,
all’esplosione negli anni Cinquanta dei tessuti con fantasie ispirate ad orti e frutteti (molto amati da Hubert de Givenchy), alle erbe odorose e agli erbari dalla seconda metà del Novecento in poi, con incursioni nei vivaci e lussureggianti giardini pop di Ken Scott che, prima per il marchio Falconetto e poi a suo nome, ha dato vita a collezioni memorabili di abiti e foulard che gli hanno valso l’appellativo di giardiniere della moda.
Un intero salone è giustamente dedicato ad abiti e tessuti ispirati alla rosa, uno dei fiori più amato e più rappresentato nel tempo, non solo nella decorazione tessile. Inoltre, accanto ai tessuti, l’occasione di osservare da vicino abiti meravigliosi che rappresentano il meglio dell’Alta Moda, da Biki a Capucci, Ferré, Valentino, Versace, Dior e Yves Saint Laurent.
Per la prima volta è presentata al pubblico anche una selezione di tavole dall’erbario Fabani,
prestato dalla Fondazione Centro Studi Nicolò Rusca di Como: una straordinaria collezione di circa 3000 tavole di erbe e piante raccolte a cavallo tra Otto e Novecento da Giuseppe Fabani, medico condotto di Cernobbio.
Giardini di seta è una “mostra diffusa”: oltre a Villa Sucota e Villa Bernasconi, alcuni tessuti e abiti verranno esposti anche al Museo didattico della Seta di Como, a Villa Carlotta di Tremezzo (CO) e al MVSA – Museo Valtellinese di Storia e Arte di Sondrio.
Per tutti gli appassionati o per chi vuole semplicemente saperne di più, accompagna la mostra un ricchissimo programma di iniziative collaterali legate al verde, all’arte e ai tessuti: laboratori didattici, raccolta di erbe, incontri sul loro uso in cucina, conferenze, visite guidate ai parchi storici più belli della zona, performance teatrali. Ottime alternative per una vacanza speciale e diversa dal solito!
.
Villa Sucota, COMO
Villa Bernasconi, CERNOBBIO
11 luglio – 11 ottobre 2015
Orari: martedì/ venerdì: 14-18; sabato e domenica: 10-19
Informazioni: +39 031 3384976
fondazioneratti.org
.
You may also like
-
“This is not a fairytale”: prima personale italiana di Mons Jorgensen a Bologna
-
Eterno feminino, arte a Trieste tra fascino e discrezione
-
L’eco della Sibilla risuona ad Ascoli Piceno, grazie ad un’affascinante mostra di Omar Galliani
-
Rosalba Carriera, l’artista più richiesta del Settecento: ritrattista geniale e donna emancipata.
-
FURLA SERIES- SUZANNE JACKSON. Somethings in the World