©Chris Levine, Kate's Light 2013©Courtesy of the artist and The Fine Art Society

Kate Moss: the Icon. Un omaggio a una delle top model più famose

Kate Moss arriva a Bologna: a  gennaio 2014 ha compiuto 40 anni e questa mostra, unica per l’Italia, è anche una sorta di omaggio ad una delle top model più famose del mondo.

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Kate Moss sin dal suo primo shooting è diventata un fenomeno culturale, sociale e artistico da imitare e studiare. Dalle passerelle alle gallerie d’arte, è lei la protagonista indiscussa.

Modella, cantante, designer e musa ispiratrice: Kate è stato tutto questo e molto altro, in primis un’Icona di stile. Nulla fu più come prima dopo la sua comparsa: il volto molto particolare, il sorriso genuino e l’inusuale magrezza fisica affascinarono il mondo intero.

Kate Moss è un’icona chiacchierata, dalla personalità carismatica, che ha affascinato e ispirato i più grandi stilisti da Alexander McQueen a John Galliano, ma anche numerosi artisti di cui è divenuta musa: Lucian Freud, Marc Quinn, Tracy Emin e molti altri.

Alla fine degli anni Ottanta i canoni di bellezza erano quelli incarnati dalle “supermodelle” dal fisico statuario, perfetto, dai vestiti eleganti, come Claudia Schiffer, Linda Evangelista, Cindy Crawford, Elle MacPherson: proprio all’inizio degli anni Novanta, ecco arrivare lei nel mondo della moda, con un servizio fotografico di Corinne Day per la rivista The Face.

©Satoshi-Saikusa,-Kate-I,-W-Magazine,-1995©Satoshi Saikusa,Kate I-W Magazine 1995

Un nuovo stile sta nascendo: non più scenari sontuosi e immagine curata in ogni dettaglio, ma al contrario aspetto trasandato, capelli arruffati e jeans rattoppati, che iniziano ad essere i tratti distintivi del grunge, che ha caratterizzato gli anni Novanta.

Uno stile che non interessò solo il mondo della musica e della moda, ma investì tutto il campo del sapere: Coupland in “Generazione X” racconta le gesta di una gioventù schiacciata dalla mancanza di ottimismo; Mark e Spud corrono con la mente offuscata dall’eroina sulle note di “Lust for Life” di Iggy Pop nel film “Transpotting”; “Nevermind” dei Nirvana diventa “l’emblema della cultura giovanile”.

Una brusca caduta nella realtà più sudicia ma anche più autentica, quella dei ‘90, una vera e propria sinergia culturale. A livello visivo e mediatico, Kate Moss inaugura un nuovo inizio e un nuovo stile caratterizzato dal dirty realism: fisico esile, occhiaie marcate e tratti imperfetti, fragilità.

Scelta poi da Calvin Klein per le sue memorabili, trasgressive e sensuali  campagne pubblicitarie (basta ricordare quella per il profumo Obsession, nel 1995, quando posò nuda) sfondò letteralmente nell’ambiente e conquistò da quel momento le copertine dei più importanti magazine, da Vogue ad Elle ed Harper’s Bazaar, e le passerelle di tutti i più importanti stilisti, da Chanel, Yves Saint Laurent, Burberry, a Gucci e Versace.

©Satoshi-Saikusa,-Kate-II,-W-Magazine,-1995©Satoshi Saikusa,Kate II-W Magazine 1995

Una vita movimentata sotto ogni punto di vista: love story spesso turbolente e passionali (dalla famosissima con Johnny Depp a quella “scandalosa” con Pete Doherty, al matrimonio da sogno nel 2011 con Jamie Hince, chitarrista dei The Kills), una figlia avuta nel 2002 da Jefferson Hack, editore e fondatore di Dazed & Confused, lo scandalo nel 2005 per le foto pubblicate sul Daily Mirror in prima pagina, designer per la catena Topshop.

Insomma tutto questo la rende ai nostri occhi una donna estremamente affascinante, sicuramente controversa, fragile e di grande personalità nello stesso tempo: una figura emblematica.

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In mostra le immagini di fotografi celebri che hanno documentato la straordinaria carriera, oltre che la vita privata della top model e tra questi: Albert Watson, Chris Levine, David Ross, Jurgen Ostarhild, Roxanne Lowit, Satoshi Saikusa.

Gli scatti presenti in mostra celebrano non solo la carriera, ma anche lo stile, le tendenze e il clima di un’epoca, la nostra, che essa ha concorso a creare.

La mostra è composta da 30 immagini curata da ONO Arte e patrocinata dal Comune di Bologna, Regione Emilia Romagna, The British Chamber of Commerce for Italy, British Council. Main Sponsor: Lancia Ypsilon

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ONO Arte Contemporanea
www.onoarte.com

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