Li Songsong, tra i più grandi artisti contemporanei cinesi al MAMbo

Li Songsong (Pechino, 1973) è senza ombra di dubbio tra i più grandi artisti contemporanei cinesi: alcune sue opere vennero selezionate proprio dallo stesso Lorenzo Sassoli de Bianchi (Presidente del MAMbo) per la mostra “Cina Oggi” già nel 2004/2005 (per chi volesse saperne di più qui il catalogo), partita da Bologna per poi essere portata in giro per l’Italia.

Tra i 17 artisti scelti all’epoca (tutti diventati oggi Star Internazionali), come i più originali e brillanti nel raccontare i cambiamenti di un Paese in continua trasformazione ed evoluzione, spiccava questo giovane e fresco talento, che aveva appena iniziato a partecipare a mostre collettive di una certa risonanza.

E’ tornato a Bologna come autore affermato e riconosciuto con la sua prima ricca personale, “Historical Materialism”27 lavori prevalentemente di grandi dimensioni, realizzati sia su tela che su pannelli d’alluminio, prodotti dal 2004 e allestiti  negli imponenti spazi della Sala delle Ciminiere, vuota per la prima volta, affinché si possa godere a pieno della bellezza e della pienezza delle opere esposte con una visione ottimale.

Li Songsong (Pechino, 1973) è tra i più grandi artisti contemporanei cinesi

Taoyuan Airport (2008), olio su pannello di alluminio / oil on aluminum panel. Collezione privata / private collection. Courtesy Pace Gallery, New York

Attraverso l’opera di Li Songsong ci troviamo di fronte ad una tecnica che colpisce ed emoziona, ad un processo di ricostruzione ed elaborazione molto complesso, ma che comunica con lo spettatore in modo immediato e diretto, suscitando un misto di sensazioni contraddittorie che convivono in equilibrio:

un’apparente gioia mista a tristezza, malinconia e poesia.

Egli parte sempre da immagini, fotografie e riproduzioni tratte da giornali, riviste, archivi, libri, web, che immortalano momenti importanti, magari anche traumatici, così come piccoli eventi, della Storia contemporanea, dell’identità cinese e del suo immaginario collettivo -dalla Cina maoista fino a fatti più recenti come la protesta di Tienanmen– per lo più rimossi nella moderna condizione del suo Paese o magari con i quali la sua generazione si sta ancora confrontando nel tentativo necessario di relazionarsi al passato, senza trascendere la condizione del singolo:

l’educazione dei giovani – Quingling’s Children (2005), Flyer (2005) – i passaggi storici, con protagonisti riconoscibili – The Couple (2008), Lu Xun was Dead (2012), Hug (2010), Watching a Play (2004) – la rimozione – Forgetting (2013), Moon (2010), Brain (2010) – la visione contemporanea – Big Girls (2013), Flowers on the Sea (2008) – l’eden perduto – Shangri-La (2012) – le radici ideologiche della Rivoluzione – Lenin (2010), Marx (2010), Che (2010), The East is Red (2008), Cold Banquet (2004) – fino a Historical Materialism (2014) che dà il titolo alla mostra e ne conclude il percorso.

Li Songsong (Pechino, 1973) è tra i più grandi artisti contemporanei cinesi

Flowers on the Sea (2008), olio su tela / oil on canvas. Courtesy l’artista e / the artist and Pace Gallery. Beijing © Li Songsong / Gu Xiaobo

Li Songsong (Pechino, 1973) è tra i più grandi artisti contemporanei cinesi

Huangshan (2012), olio su pannello di alluminio / oil on aluminum panel courtesy Mr. Andrew Xue © Li Songsong / Edward Chung

Li Songsong interviene sulle immagini privilegiando alcuni elementi essenziali tramite una scomposizione e ricomposizione in porzioni quadrate e rettangolari, investite da grandi quantità di colore, come in una sorta di ideale mosaico, che solo alla fine -in esposizione- sarà concluso. I frammenti saranno finalmente ricomposti in una peculiare sintesi tra figurazione e astrazione. 

L’artista lavora infatti sulle singole parti del quadro -non solo per motivi pratici dato il formato finale gigantesco- che vengono ultimate una per volta, per poi andare a comporre le sue opere narrative. La densità del pigmento utilizzato e la sua stratificazione fanno sì che i dipinti assumano una qualità quasi scultorea: la matericità del colore è tale che paiono suggerire un processo mai terminato di asciugatura.

Shangri-la

Shangri-La (2012), olio su tela / oil on canvas. The Sander Collection

Li Songsong (Pechino, 1973) è tra i più grandi artisti contemporanei cinesi

Flying (2005), olio su pannello di alluminio / oil on aluminum panel. Courtesy l’artista e / the artist and Pace Gallery, Beijing © Li Songsong / Gu Xiaobo

Le sue composizioni pittoriche presentano quindi un lavoro armonico e stratificato sulla memoria – non solo a livello del contenuto, ma anche della forma e della materia – essendo realizzate per frammenti, così come un ricordo, costituito da molti frammenti stratificati di idee: presa individualmente, ogni sezione del dipinto sembra essere solo uno studio di forma o colore, ma una volta combinata con le altre, crea un’immagine compiuta, catturando la sensazione del richiamare alla mente accadimenti che con il passare del tempo sono stati rielaborati, si sono offuscati e hanno inglobato ancora altre sensazioni, percezioni, frammenti di altri ricordi e ombre dell’originale.

Ma c’è sempre il pennello che incontra la materia: un’adunata di pigmenti densi, pesanti costituiscono quadri enormi, che sono innovativi affreschi della contemporaneità, ma hanno anche svariate possibilità percettive e richiamano il concetto di tempo nella loro stessa essenza e modalità di realizzazione. Una sorta di allegoria totale del tempo.

Li Songsong (Pechino, 1973) è tra i più grandi artisti contemporanei cinesiUnnamed Lake (2013), olio su pannello di alluminio / oil on aluminum panel. Courtesy l’artista e / the artist and Pace Gallery, Beijing © Li Songsong / Edward Chung, courtesy Pace Beijing Li Songsong (Pechino, 1973) è tra i più grandi artisti contemporanei cinesi

Lorenzo Sassoli de Bianchi (Presidente MAMbo), Li Songsong e Gianfranco Maraniello (curatore mostra)

Come precisò nel 2012 su Vogue Uomo, oggi Li Songsong ribadisce che non vuole essere identificato come un artista politico e storico, ma più semplicemente realizza opere d’arte partendo anche da materiale storico-politico, perché osservare il mondo esterno è necessario per comprendere e riconoscere se stesso, riscoprendosi ogni volta e cercando di contribuire inoltre alla consapevolezza e all’evoluzione della società.

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Li Songsong. Historical Materialism
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
Via Don Minzoni 14
Bologna
22 maggio – 30 agosto 2015
Info: +39 051 6496611


Il Dipartimento educativo MAMbo organizza visite guidate e attività didattiche per tutte le fasce d’età durante l’intera durata dell’esposizione:
info@mambo-bologna.org
www.facebook.com/pages/MAMbo-Museo-dArte-Moderna-di-Bologna

La mostra è organizzata dal MAMbo e dalla Staatliche Kunsthalle Baden-Baden dove si trasferirà dal 31 ottobre 2015 al 7 febbraio 2016, con la curatela di Hendrik Bündge.

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