Raf Simons, uno dei grandi innovatori della moda contemporanea, viene celebrato da Pitti Uomo.
“Firenze ha un posto speciale nel mio cuore. Nel corso degli anni sono tornato regolarmente per presentare il mio lavoro, o per collaborare a progetti che rispecchiassero la mia visione personale. Sono entusiasta di essere di nuovo a Firenze questa stagione, per presentare la mia collezione P/E 2017 e un progetto speciale che realizzerò proprio per Pitti”
(Raf Simons)
“Siamo felici e orgogliosi del ritorno di Raf Simons a Firenze” afferma Lapo Cianchi, direttore comunicazione ed eventi di Pitti Immagine, “Simons è stato protagonista di alcuni degli eventi più belli realizzati in occasione di Pitti Immagine Uomo: la mostra “Il Quarto Sesso. Il territorio estremo dell’adolescenza” (2003), che lui curò insieme a Francesco Bonami; il fashion show, la video installazione e il libro prodotti e presentati per festeggiare i primi dieci anni del suo marchio (2005), fino alla sfilata di Jil Sander (2010), di cui al tempo era creative director. Ci piace pensare che Raf Simons trovi a Firenze il contesto e l’occasione ideali per fare il punto sul suo progetto professionale e umano, per trovare energia e ispirazione in vista degli impegni futuri”.
“Ma c’è un elemento emotivo ancora più potente – continua Cianchi– è un’annotazione molto personale, ma penso che lui colga, come forse nessun altro nella moda, lo spirito inquieto della giovinezza, le sue luci e i suoi suoni, ma anche la nostalgia della giovinezza, che è accettazione vitale, positiva, della maturità. Ed è per questo che riesce a riproporre il mito della giovinezza in forme sempre nuove”.
Una passerella non convenzionale e sorprendente come sempre lui sa essere: la Stazione Leopolda di Firenze è stata letteralmente invasa per il grande ritorno di Raf Simons -dopo l’addio a Dior lo scorso autunno- con la collezione primavera estate 2017, in “finissage” di Pitti Uomo 90: niente prima fila e nessuna regola. Avanguardistico e contemporaneo, ancora una volta il talentuoso designer belga conferma il suo stile inconfondibile, con un’attitudine unica che riesce ad incrociare magnificamente passato e futuro.
Un grande omaggio a Robert Mapplethorpe e ai suoi unici ritratti fotografici (in accordo con la Fondazione Mapplethorpe) non solo di volti celebri (come Patty Smith) ma anche fiori (la altrettanto nota calla) e poi… l’erotismo.
La sensualità pervade ogni piega, non solo quando è esplicita ma ben più quando è suggerita, lì in ogni dettaglio,
tra camicie bianche e capi over e asimmetrici e tanta pelle black in perfetta suggestione sadomaso, tra i collari-lacci-collane, i pantaloni, la salopette e il berretto super iconico… Non mancano suggestioni marinaresche: in un mix di ispirazioni diverse e molteplici con l’arte al centro del discorso, così come è tipico della sua ricerca, pur sempre equilibrata e composta in un’alta essenzialità perfettamente bilanciata, anche nel cromatismo tutto giocato sul bianco/nero (come in prevalenza la fotografia mapplethorpiana) con qualche tocco di blu e arancio.
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CREDITI WELCOME TO RAF SIMONS PH. Vanni Bassetti SFILATA FLORENCE CALLING: RAF SIMONS PH. Giovanni Giannoni
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