Riaperture: fotografia e rigenerazione urbana a Ferrara

Riaprire con la forza delle immagini gli spazi chiusi di una città: Ferrara è pronta a ospitare la 2° edizione di ‘Riaperture’, il festival di fotografia in programma dal 6 all’8 e dal 13 al 15 aprile 2018.

A Riaperture Festival: autori da tutto il mondo, incontri e presentazioni, proiezioni e workshop, per una formula confermata dopo il successo nel 2017 con 1200 presenze, e che presenta diverse novità, prima fra tutte l’aumento della durata, passata a due weekend.

©Marco Sconocchia

Il tema della seconda edizione è il ‘Reale’, che sarà sviscerato in molteplici direzioni da autori nazionali e internazionali. Saranno presenti in mostra al festival: Letizia Battaglia, Francesco Zizola, Oleg Oprisco, Antonio M. Xoubanova, Arimasa Fukukawa, Stuart Paton, Roberto Boccaccino, Camilla de Maffei, Marco Sconocchia, Nicolas Bruno, Arianna M. Sanesi, Alessandro Ruzzier, Lele Marcojanni.

Così come Riaperture vuole interpretare la fotografia come chiave per riaprire spazi dimenticati della città, che diventa-no sedi espositive, il tema dell’edizione 2018 cerca di riaprire i concetti della realtà circo-stante e ribaltare le prospettive e i punti di vista. Reale è ciò che la fotografia fissa in modo onesto, crudo e senza sovrastrutture. Reale è la visione del fotografo, che costruisce una visione personale e artificiosa di ciò che ritrae, rendendola così altrettanto tangibile, quanto la realtà stessa.

Dal fotogiornalismo che riproduce la realtà fedelmente, al surrealismo dell’immagine costruita dall’autore ma senza artifizi digitali, il Reale include il possibile e l’impossibile.

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©Letizia Battaglia

L’obiettivo di Riaperture è infatti quello di riaccendere l’attenzione su luoghi pubblici o privati attualmente non in uso, per portare loro nuova energia. Rispetto alla prima edizione, cambiano in parte i luoghi, con tante novità. La manifestazione sarà dislocata a Factory Grisù, ex caserma dei Vigili del Fuoco ora consorzio di imprese innovative e oggetto di un percorso di rigenerazione, a Palazzo Prosperi Sacrati, uno degli edifici storici più belli della Ferrara estense, situato al centro dell’Addizione Erculea e chiuso da anni, nell’ex Drogheria Bazzi, al momento chiuso per restauro e per la prima volta riaperto dopo anni di attesa.

E ancora, Palazzo Massari e Palazzo Cavalieri di Malta, storici edifici ferraresi riaperti per la prima volta, ed eccezionalmente per il festival, dopo le lesioni del terremoto nel 2012. Casa Niccolini, che in futuro ospiterà nuove aree della Biblioteca Ariostea, e l’ex chiesa di San Giuliano, in piazza Castello.

Infine, un negozio del centro storico attualmente chiuso, come simbolo per le attività commerciali da riqualificare. Tutti i luoghi del festival saranno accessibili anche alle persone con disabilità. Riaccendere quindi la luce su quella Ferrara che non si vede in cartolina o sui libri di storia: la Ferrara dell’ex caserme dei pompieri, delle ex chiese, delle ex drogherie storiche, dei palazzi rinascimentali o di antiche dimore, dei negozi chiusi, di spazi in ristrutturazione.

Quella Ferrara brulicante vita (passata o futura) che, fosse anche solo per sei giorni, tornerà a illuminarsi proprio grazie alla fotografia

Foto di Camilla De Maffei

Il festival Riaperture è fatto per chi:

«non vuole lasciarsi stare, dietro o davanti alla macchina fotografica» dice il direttore Giacomo Brini, «e risponde alla necessità di guardare alla realtà che ci circonda, sia locale che globale, con occhi nuovi»

Due weekend che trasformeranno ancora una volta la città in un collettivo laboratorio fotografico, grazie al ricco programma che comprende, oltre alle mostre, concorso, workshop, letture portfolio, visite guidate, talk, presentazioni, proiezioni e laboratori per bambini.

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Qui per il programma completo: riaperture.com/festival/programma/

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Cover: © Oleg Oprisco

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