Federico Seneca, manifesto pubblicitario “Baci Perugina” (1922) Museo Nazionale Collezione Salce, Treviso

Federico Seneca, Segno e Forma nella Pubblicità

Federico Seneca, Segno e Forma nella Pubblicità. Una ricca mostra a Fano per riscoprire “il maestro indiscusso della grafica pubblicitaria del Novecento Italiano”.

Con la mostra “Segno e Forma nella Pubblicità”, attraverso un’emblematica esposizione allestita nelle sale della Galleria Carifano a palazzo Corbelli, la Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, con la Città di Fano, vuole rendere omaggio al suo illustre concittadino Federico Seneca, grafico che ha saputo sovvertire la concezione più classica di comunicazione pubblicitaria durante la Prima e Seconda Guerra Mondiale, fino al “boom” economico.

Federico Seneca, manifesto pubblicitario “Fano stazione balneare” (1923). Museo Nazionale Collezione Salce, Treviso

Il 2017 ha voluto ricordare la figura e lo straordinario lavoro di Seneca in diverse città italiane: a Chiasso presso il Centro Culturale Chiasso m.a.x. museo e a Perugia presso la Galleria Nazionale dell’Umbria, mettendo in rilievo sia le grandi doti di intuitivo grafico pubblicitario novecentesco, ma soprattutto l’identità rivoluzionaria, che si evolve a punto di riferimento della comunicazione aziendale.

I suoi manifesti, insegne, loghi, scatole, calendari hanno fatto la fortuna, oltre che l’immagine, di alcuni notissimi marchi.

Dagli esordi di sapore Liberty, all’adesione al Futurismo (suggellata dallo stesso Marinetti), accostandosi al Déco, poi al Cubismo e via via fino all’originalissima sintesi formale che egli raggiunge negli anni successivi, spesso carica di Surrealismo, con la quale ha trasformato la natura di un prodotto e la conseguente percezione dei suoi consumatori.

Federico Seneca, manifesto pubblicitario “Cioccolatini Perugina” (1928–1929) Museo Nazionale Collezione Salce, Treviso

Obiettivo dell’esposizione fanese è scandagliare la personalità ingegnosa quanto talentuosa di Seneca, attraverso una ricca selezione delle sue opere – circa una novantina tra manifesti, bozzetti preparatori in gesso e matita su carta, schizzi e studi – partendo dai manifesti di promozione turistica locale dedicati proprio alla città di Fano, rappresentati in modo particolare dal favoloso manifesto del 1924, appartenente Museo Nazionale Collezione Salce (Treviso) in cui Seneca, attraverso la sua straordinaria abilità di disegnatore, mette in scena una teatralità raffinatissima riuscendo al contempo ad esaltare sia la bellezze della stazione balneare fanese che l’eleganza della sua gente.

Degli anni che seguono la Grande Guerra, gli elaborati per Perugina, con il famoso cartiglio dei Baci e ancora Buitoni, Agip, Ramazzotti, Talmone, Fiat e molti altri. Lavori che ricordano bene dunque anche gli anni dal suo trasferimento in Lombardia.

Federico Seneca, manifesto pubblicitario “Odeon Follies – Milano” (1934) Museo Nazionale Collezione Salce, Treviso / Federico Seneca, manifesto/poster per réclame “Lavabiancheria automatica Fiat” (1952) Museo Nazionale Collezione Salce, Treviso

Federico Seneca nasce a Fano nel 1891 da famiglia borghese, si diploma all’Accademia di Belle Arti di Urbino e per pochi anni è impegnato nell’insegnamento. E’ proprio nella sua città natale che inizia l’attività di “cartellonista”: incaricato dal 1912 di promuovere il lido fanese, realizza un gruppo di manifesti che, se da un lato richiamano lo stile di Marcello Dudovich, dall’altro delineano il suo preciso e originalissimo marchio grafico.

Basti guardare al giallo puro con cui rende la battigia, lo stesso giallo che si ritroverà protagonista di altri suoi più celebri e celebrati manifesti successivi.

La guerra lo porta ad un distacco da Fano ma all’indomani del conflitto, inizia il suo rapporto professionale come direttore dell’ufficio pubblicità della Perugina, in particolare a supporto della promozione dei Baci, e di seguito della Buitoni. E poi Milano, il successo: il Premio internazionale ottenuto a Monaco, i lavori per Eni e Cinzano. In tutto ciò, a Fano egli resta “di casa”, qui trascorre le vacanze e coltiva le vecchie amicizie.

Federico Seneca, manifesto/poster per réclame “Cinzano soda” (1958). Museo Nazionale Collezione Salce, Treviso
Federico Seneca, manifesto per réclame “Cacao Perugina” (1929). Museo Nazionale Collezione Salce, Treviso

La direzione artistica di Leo Guerra e Cristina Quadrio Curzio ha tra i suoi massimi obiettivi quello di offrire, in particolar modo ai giovani, una finestra su un passato che vale la pena di ricordare perché ancora attuale e di forte stimolo per capire il presente, sia da un punto di vista prettamente legato al mondo della grafica, che a quella preziosa e intramontabile tradizione del fare manuale che a loro avviso non è scomparso, come molti invece sostengono trovandosi di fronte all’eccezionale progresso tecnologico.

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FEDERICO SENECA (1891-1976). Segno e forma nella pubblicità
14 luglio – 24 settembre 2017

Sede Galleria Carifano, Palazzo Corbelli
Via Arco d’Augusto 47
Fano

ORARI: dal 14 luglio al 31 agosto: da martedì a domenica h. 20.30 – 23.30
dal 1 al 24 settembre: da martedì a domenica h. 17.30 – 20.30
Chiuso lunedì – INGRESSO LIBERO

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Mostra prodotta e organizzata dalla Fondazione Gruppo Credito Valtellinese con la collaborazione del Comune di Fano Assessorato alla Cultura e Turismo

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