THE GARAGE Urban Market

In giro con noi tra i banchi del mercatino più in del momento, con mini intervista finale all’enfant prodige del cinema italiano reduce dal successo di Veloce come il vento”! 

Vado sempre con piacere da Dynamo-Velostazione, perché lo trovo sinceramente uno dei posti più originali e contemporanei della mia città e poi perché propone sempre un programma di eventi molto interessante e variegato, infatti vi parlerò tra pochissimo di un altro bel progetto, che proprio qui ho scoperto solo qualche giorno dopo The Garage, ma non vi anticipo nulla per ora 😉

Dynamo-postcard

Ebbene, The Garage Urban Market, mercatino di vintage, design, brand indipendenti e altre meraviglie mi ha stupito: ammetto di esserci andata, nella uggiosa e instabile domenica del I maggio, solo con l’intenzione di salutare alcuni amici e collaboratori, mentre poi mi sono improvvisamente ritrovata, senza neanche accorgermene, a fotografare a destra e a manca (e scusate per le mie foto indegne, ma volevo mostrarvi senza pretese le belle novità in vendita. Come avrete capito da tempo, no… non sono Chiara Ferragni e neanche Scott Schuman). 

Comunque il punto è questo: di mercatini ne troviamo a bizzeffe, soprattutto ora -che arriva l’estate e la voglia di uscire- inizia un po’ la guerra al “mercatino selvaggio” e chi più ne ha più ne metta. Se da un lato l’offerta è alle stelle e se ne trova davvero di ogni, dall’altro ci si imbatte spesso in cianfrusaglie, con il rischio di svalutare invece i mercatini che valgono davvero.

Be’, diciamo che a The Garage c’è una garanzia in più:

Lamu-vintage-occhiali

→ Il progetto è dei miei amici Marco e Silvia, meglio noti come Lamù Vintage, altrimenti conosciuti come i figaccioni. Al di là della figaggine che non guasta mai, qui abbiamo tanta tanta esperienza alle spalle, un occhio giovane e frizzante, e una scelta ragionata, consapevole e mai banale, che mira alla qualità e alla professionalità, avvolta da un’allure tutta internazionale. 

lamu-vintage

→ Ovviamente non poteva mancare la nostra Preda, che dopo una mostra di enorme successo a Palazzo D’Accursio – e scusate se è a poco – torna al commerciale in pompa magna e con tante news in cantiere.

Collage-Vintage-Garage

Qui in tandem con un’artista raffinatissima e poetica, Petronella Ortmann, una delle new entry del gruppo creativo bolognese Bottega Risalto: non passa inosservata per il suo sofisticato stile nordico, dall’animo delicato e romantico, si diletta nella poesia di ispirazione haiku, che associa sempre ad un’immagine speciale e densa di significati e suggestioni.

Petronella-Garage

Il suo progetto di ricerca si è presto orientato anche verso i bijoux: meravigliosi gli anelli della serie Les minutes vivants, creati con pezzi riciclati di sveglie smontate, con l’intento di dare nuova vita al tempo che passa e le spille in vetro di murano e caucciù della serie Orbite. 

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→ Appena un passo più in là e trovo la fascia/turbante di Madame S: dal 2012 c’è stato praticamente un boom di questo accessorio sfizioso, che ha il sapore di altri tempi, quando il dettaglio era di importanza cruciale in un look e la cura nel vestire raggiungeva livelli oggi forse irraggiungibili. La simpatica e bella Simona Bandini, realizza con attenzione e passione ogni singolo pezzo, tutte edizioni limitate e pezzi unici, in quanto si rifiuta in modo categorico di lavorare in serie. La sua fonte di ispirazione deriva dagli anni’20, ma pur partendo dal turbante classico alla Greta Garbo, ne segue poi la sua evoluzione fino agli anni’50, con il fantasioso e allegro stile alla Carmen Miranda (che si sposa alla perfezione con il tema previsto per The Garage del I maggio, ossia la Banana Edition!) fino a portarlo con grande eleganza e modernità ai giorni nostri.

→ Dopo quasi due anni di ricerca sulle nuove tendenze, nasce il nuovissimo progetto di Evelyn Hays e Mattia Provenzale, lanciato a settembre 2015, ma già affermatosi con successo, specialmente tra i più giovani super connessi, desiderosi di mostrare la propria identità con ironia e spontaneità: Show-U è un prodotto essenziale e divertente, ottimo per un outfit casual sporty street, 100% made in Italy 

t-shirts-show-u

Da notare la Phone case in gomma stampata, numerata all’interno, con grafiche d’artista e la T-shirt unisex taglio vivo, con stampa digitale 100%, in cotone fiammato con 10 identità tra cui scegliere: il “tipo” stampato sul taschino diventa il veicolo per esibire chi sei. Sei vegano, fotografo, nerd o sognatore e vuoi mettere subito le cose in chiaro, senza troppe chiacchere? Bene amico/a mio/a, questo capo fa per te 😉  

Gustosissimo, leggero e pratico il packaging, con la maglietta sottovuoto. 

Show-U_Identity Wear

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Altra grande scoperta del giorno, senza ombra di dubbio i gioielli evocativi di PAPIERDOREILLE:

questo è un progetto nato tra Istanbul, Parigi e l’Italia (tre mondi straordinari che affiorano in ogni dettaglio, attraverso una sintesi graziosa e sofisticata) dalle menti (e dalle mani!) di Francesca e Raffaele. Ho avuto il piacere di parlare a lungo con i due creativi, che sono persone deliziose come le loro creazioni: qui le amanti del flower power impazziranno letteralmente, ma anche tutte coloro che hanno uno stile romantico o da dama preraffaellita o anche Bohémienne, perché no: un po’ fata e un po’ zingara, un po’ hippie un po’ sognatrice, tra ghirlande di fiori, preziosi accessori per capelli e bijoux evocativi, per look fresco e femminile, ma contemporaneo.

Tutti i prodotti sono interamente disegnati e realizzati a mano da Francesca, impiegando materie della migliore qualità:

ad esempio i fiori arrivano dagli USA e sono morbidi e naturalissimi – sembrano veri, vi assicuro – dai colori brillanti e intensi, vengono assemblati a mano, uno ad uno e diventano ricercati pezzi unici o fanno parte di piccole capsule collection speciali.

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Per me vincono anche il premio come MIGLIOR ALLESTIMENTO: sì, lo so che l’unico frutto dell’amor è la banana, è la banaaaana ma quando mi si tocca il tasto “libro d’epoca unito alla vanità femminile”, perdo la testa. Mea culpa. 

Via Rosmini 13 è un altro nuovo brand di abbigliamento femminile nato a Prato nel 2014 dall’estro creativo di Eleonora Bernardi e per la prima volta a Bologna.

Una produzione rigorosamente Made in Italy che mi ha colpito molto per le stampe: gioiose e giocose, sbarazzine e spensierate.

Alcune pensate ad hoc per l’occasione (stampa banana, ovvio), altre rappresentano fiori e fantasie tropicali, ma il must qui secondo me è il gatto matto. Per tutte le appassionate di felini: non può mancare un look di questo tipo nel vostro armadio! 

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Mi piace ricordare anche che la brava designer ha alle spalle una lunga storia di tradizione familiare e artigianalità nel mondo dell’arte sartoriale e dei tessuti: Via Rosmini 13 è la strada dove nel passato tutta la sua famiglia, a partire dalla nonna e dall’amata zia Dida, lavorava tra il commercio dei tessuti, i ricami e il cucito.

Insomma, questo lavoro Eleonora ce l’ha proprio nel sangue

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Non poteva mancare il momento cultura grazie alla presenza di una casa editrice TROPPO AVANTI:

qui però giochiamo in casa, perché Odoya è bolognese e ce ne vantiamo. Sì certo, i loro libri li trovate in vendita ovunque, tra Feltrinelli, Ambasciatori & Co., ma qui la bazza – ossia “l’affarone” nel nostro slang – è l’offerta speciale ad un prezzo popolare – che non troverete mai in libreria – su opere imperdibili, vere chicche che offrono una lettura originale e approfondita, essenziale per interpretare la nostra società e riflettere sui nostri tempi, attraverso una proposta accessibile a tutti, ma anche curata, attenta e ricercata. 

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Odoya è un editore internazionale indipendente specializzato in saggistica divulgativa e in narrativa in lingua italiana, inglese, francese e tedesca.

In particolare traduce prime edizioni per il mercato estero, ripropone grandi opere italiane degli anni passati per la prima volta tradotte in altre lingue,  diffonde libri altrimenti irreperibili in lingua italiana o inglese, collaborando con alcuni tra i più grandi editori al mondo quali Routledge del Gruppo Taylor&Francis, Chicago UP e Gallimard.

Recupera inoltre opere dimenticate o trascurate di interesse artistico, storico, filosofico, letterario e musicale, riproponendole in edizioni riviste e aggiornate da nuovi apparati critici. Infine propone corsi di formazione per lavorare nell’editoria: redazione ed editing del testo, impaginazione e grafica, marketing del libro e tanto altro… Questo mondo affascinante non avrà più segreti per voi e inoltre potrete svolgere un percorso professionale qualificato e spendibile sul mercato del lavoro!  

Qui elenco, costi e info: www.odoya.it

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Con il proposito di riposarmi un attimo vado allo stand dei due baldi organizzatori, che ovviamente sono impegnatissimi nella vendita.

Al momento –e a ragione- non mi considerano di pezza, ma to’, guarda! Finalmente trovo il mio scoop del giorno: vedo il piccolo Giulio, figlio ed erede dell’impero Lamù, fresco di red carpet in quanto interprete di uno dei film più di successo della stagione. No, non Jeeg ma l’altro, “Veloce come il vento”, passioni e motori in terra emiliana, che ha rilanciato in auge il nostro Stefano Accorsi (che, mi dispiace, ma per me sarà sempre Alex di Jack Frusciante è uscito dal gruppo”. Beati anni Novanta! Pregasi sospirare a questo punto, grazie).

Cast-Veloce-come-il-vento

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Quindi, concludo in bellezza la giornata (e il pezzo) con una pimpante mini intervista ESCLUSIVA al nuovo enfant prodige del cinema italiano

IO: Ciao Giulio e complimenti! Allora, ti confesso che non ho ancora visto il film. Ma ti giuro che andrò a vederlo quanto prima. Che ruolo interpreti? 

G: Il bambino che non ride mai, Nico, il fratellino di Stefano Accorsi e Matilda De Angelis. Infatti è soprannominato “Allegria”. 

IO:  Sai che quando ero un’adolescente scalmanata, ho quasi sfondato la porta del camerino di un teatro per conoscere Stefano Accorsi. Ero una sua fans pazza scatenata. Penso di avergli scritto anche una lettera, roba da teenager anni ’90, sì… ma è ancora simpatico? 

G: Sì, è simpatico. 

IO: E Matilda come è? 

G: Simpatica di brutto 

IO: Come è stata questa esperienza? 

G: Molto bella e tutti gli attori, i produttori, il regista e i microfonisti molto simpatici. Mi sono trovato troppo bene. 

IO: Che cosa hai provato quando ti sei rivisto per la prima volta sul grande schermo? 

G: E’ successo alla prima del film ad Imola il 7 aprile. BELLISSIMO!!!! Stavo per piangere. 

IO: Adesso cosa pensi quando guardi un film? 

G: Adesso se guardo un film mi sembra facilissimo e mi catturano solo gli eventi che succedono, mentre prima pensavo sempre : ma come hanno fatto a girare questa scena? 

IO: Da grande ti piacerebbe diventare un attore ? 

G: Sì, vorrei fare l’attore da grande! 

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Clip LORIS e NICO ossia ACCORSI & GIULIO

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Caro Giulio, quando diventerai il novello Accorsi, mi raccomando, ricordati di FashionBeginners!!! Ci aspettiamo dei super gossip da lanciare, altro che esclusive a Chi, Novella 2000, Vero ecc. ecc. Siamo fiduciose 😉 

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The Garage Urban Market 
Ogni prima domenica del mese
Con brunch, aperitivo e dj set presso il Velo-City Bar
Dynamla Velostazione 
via Indipendenza 71/z
Bologna

dynamo.bo.it