Tina Modotti, senza titolo, Messico

Tina Modotti Retrospettiva

Tina Modotti Retrospettiva.

A 90 anni dalla sua prima mostra, dal 1 maggio al 5 ottobre 2014, Palazzo Madama rende omaggio a Tina Modotti (1896-1942) la cui eccezionale vicenda umana, artistica e politica l’ha resa una delle fotografe più celebri al mondo e una delle personalità più eclettiche del secolo scorso.

L’esposizione, che gode del patrocinio del Comune di Torino, è ospitata nella Corte Medievale di Palazzo Madama e nasce dalla collaborazione tra la Fondazione Torino Musei, l’associazione culturale Cinemazero e la casa editrice Silvana Editoriale.

“Sempre, quando le parole “arte” e “artistico” vengono applicate al mio lavoro fotografico, io mi sento in disaccordo… Mi considero una fotografa, niente di più. Se le mie foto si differenziano da ciò che viene fatto di solito in questo campo, è precisamente perché io cerco di produrre non arte, ma oneste fotografie, senza distorsioni o manipolazioni”

(Tina Modotti, Sulla fotografia)

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Tina Modotti, Fili del telegrafo, Messico, (circa 1924) / Tina Modottti, El Manito, Messico (1924)

La mostra copre tutto l’arco della vita di Tina, come fotografa, come musa e come attivista.

Ricostruisce sia la sua straordinaria parabola artistica – che la vide prima attrice di teatro e di cinema in California e poi fotografa nel Messico post-rivoluzionario degli anni Venti – sia la sua non comune vicenda umana.

Nuclei definiti e coerenti che tracciano la linea di ricerca della fotografa, declinata in fasi e temi diversi: Stadio (Messico, 1925) e Serbatoio n. 1 (Messico, 1926) testimoniano l’attento lavoro per catturare i volumi, enfatizzati da tagli prospettici arditi e rigorosamente geometrici, a cui fa da contraltare l’ammorbidirsi delle linee delle nature morte come El Manito (Messico, 1924) o la celeberrima Calle (Messico 1924 ca), dove il contrasto tra luce e ombra donauna concretezza quasi carnale agli still life.

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Tina Modotti, Macchina da scrivere, Messico (1928) / Tina Modotti, Caricando banane a Veracruz, Messico (1928)

Una Modotti che cerca soluzioni alle diverse sfide foto grafiche che si pone negli anni e che trovano conferma anche nelle lettere, esposte in mostra, a Edward Weston, maestro e amante con cui condivide un percorso artistico mai esausto.

Un cammino che educa l’occhio dello spettatore contemporaneo, riportandolo alla misura calibrata e meditata che caratterizza tutta l’opera della Modotti, cogliendo la forza caratteristica della fotografia: il suo non voler esser a tutti i costi “arte”, ma il suo dover essere qualitativamente valida per poter raccontare il mondo e gli infiniti aspetti della vita.

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Tina Modotti retrospettiva
1 maggio / 5 ottobre 2014
Corte Medievale di Palazzo Madama
Piazza Castello
Torino
Orari: da martedì a sabato dalle 10.00 alle 18.00
Domenica dalle 10.00 alle 19.00 / Chiuso il lunedì
Biglietti intero: € 8
www.palazzomadamatorino.it

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