Guanto Italia (1600-1625) e Buccellati, anello a turbante in oro (1972)

A Torino due mostre di eccellenza: ricami e gioielli

A Torino per due mostre di eccellenza, tra preziosi ricami e gioielli. Sempre celebrando antiche e gloriose sapienze artigiane.

“Lino, Lana, Seta, Oro. Otto Secoli di Ricami” a Palazzo Madama e “L’arte della bellezza. I gioielli di Gianmaria Buccellati” alla Reggia di Venaria a Torino.

Urge programmare quanto prima un weekend all’insegna dell’arte, della moda e della cultura nell’elegante capoluogo sabaudo e capirete subito perché… Troverete ad attendervi due mostre che sono due vere perle! Attenzione: una delle due termina il 30 agosto 2015!

Palazzo Madama propone  un’affascinante e suggestiva storia del ricamo, attraverso un ricco percorso che ne rende tutta la bellezza e la minuzia: ricamo deriva dall’arabo raqm cioè segno. Disegnare ad ago è una pratica antichissima nel bacino del Mediterraneo e in Oriente e dal medioevo diffusa in tutta Europa.

In esposizione oltre 60 pezzi, dai ricami sacri medievali e rinascimentali, in seta e oro, in lino bianco, ai ricami a fiori e rocailles che decorano con leggerezza le pettorine, le borsette o i corpetti del Settecento, fino agli abiti danzanti degli anni Venti, vibranti di perline e conterie in vetro.

Telo raffigurante la parabola “Le Vergini sagge e le Vergini folli” (particolare), Sciaffusa (1580-1600)

In mostra anche un eccezionale abito baiadera di Gianfranco Ferré totalmente ricamato in cristalli Swarovski e canottiglie,

disegnato nel 2002 e commentato così dallo stilista: << …Ho voluto dare spazio alle straordinarie risorse di perizia e di pazienza di un certo artigianato, grande e unico. Così, per esempio, miriadi di cristalli sono ricamati con effetti “bajadère” su tuniche assolutamente stupefacenti>>.

10
Abito baiadera. Photo by Graziano Ferrari. Archivio Fondazione Gianfranco Ferré

Inoltre la possibilità di osservare da vicino: un rarissimo quaderno manoscritto di disegni per ricami ad inchiostro e tempera, dedicato alla “mirabile matrona Marina Barbo” nel 1538, una preziosa collezione di raffinatissimi agorai, in smalto, avorio, micro intaglio ligneo, dal XVII al XIX secolo e – per apprendere questa antica arte – una bella raccolta di imparaticci (quello più antico è del 1617) noti anche come ‘samplers’, riquadri di tela lavorati nei secoli dalle ragazzine per esercitarsi e raccogliere modelli di punti per ricamo e rammendo.

Oggi, è il ricamo di alta moda che più dimostra la vitalità e potenzialità di quest’arte: i campioni di ricamo di Pino Grasso proposti per le creazioni dei grandi stilisti italiani aprono la prospettiva sul futuro, un alto artigianato che affonda saldamente le radici nella propria storia.

2-mostre-torino-2015
Guanto Italia (?), (1600-1625). A sinistra: borsetta da cucito. Francia (1815-1825) . Abito (1925 ca)

Le chicche:

•Il manufatto più antico: un cappuccio di piviale della fine del XIII – inizio XIV secolo
•Il più raffinato: la tovaglia ricamata da Caterina Cantoni, tra 1590 e 1610, in cui il ricamo è perfettamente rifinito su entrambi i lati del tessuto.
•Il più complesso: un ricamo in lana svizzero tedesco del 1580 circa, che unisce la raffigurazione della parabola delle Vergini sagge e delle vergini stolte alla raffigurazione degli Evangelisti e delle stagioni.

LINO, LANA, SETA, ORO. Otto secoli di ricami
Palazzo Madama | Museo Civico d’Arte Antica
Sala atelier, Piazza Castello
Torino
Fino al 16 novembre 2015
www.palazzomadamatorino.it

♦ ♦ ♦

Ed ora ci spostiamo nella Reggia di Venaria, capolavoro maestoso dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, in cui troviamo una delle più alte espressioni artistiche del Barocco, circondata da incantevoli giardini che lasciano senza fiato, rinati come gli originali grazie a recenti e accuratissimi lavori di restauro.

Qui si potrà ammirare tutto il fascino delle creazioni di alta oreficeria e di gioielleria di Gianmaria Buccellati: celebre artista orafo nato a Milano nel 1929, che ha creato una delle aziende più importanti a livello internazionale ed è stato celebrato dai più prestigiosi musei del mondo.

Per salvaguardare il tesoro immenso di conoscenze, oggetti e disegni di Gianmaria e anche di suo padre Mario, nel 2008 è nata anche la Fondazione Gianmaria Buccellati che sta intraprendendo un importante percorso di divulgazione dell’arte orafa nazionale nel mondo.

locandina

Ori, gemme, diamanti, perle, monili: oltre 90 esemplari che ricostruiscono l’affascinante storia artistica e imprenditoriale di Buccellati e le ambizioni della sua genialità, anche attraverso i suoi stessi ricordi e gli scatti suggestivi del fotografo Giò Martorana.

Un viaggio nel lusso suddiviso in tre sezioni:

si parte dall’infanzia di Gianmaria nella Milano a cavallo tra le due guerre mondiali, che vede l’affermazione del padre Mario quale primo gioielliere italiano sensibile al recupero di antiche tecniche orafe rinascimentali, vicino all’alta società meneghina e agli ambienti culturali della Scala, nonché grande amico di Gabriele D’Annunzio.

Buccellati

Quindi passiamo alla sezione “Un italiano nel mondo”, che ripercorre le tappe più significative della carriera autonoma di Gianmaria, dopo aver raccolto l’eredità del padre, scomparso nel 1965: spinto da una visione internazionale del mercato (nel 1979 apre una boutique a Place Vendôme, Parigi) si espande fino in Estremo Oriente e la crescita della sua azienda va di pari passo con la consacrazione artistica.

Gli sono tributati riconoscimenti e mostre dai più importanti musei mondiali, come la Smithsonian Institution di Washington D.C., il Museo del Cremlino a Mosca e, recentemente, il Museo degli Argenti di Palazzo Pitti a Firenze.

Un  esempio del suo stile inconfondibile è la spilla Gran Dama, disegnata per omaggiare la maternità, utilizzando una rarissima perla Melo-Melo, dei mari del Vietnam, tredicesima per colore e dimensioni su circa cento esemplari esistenti.

Buccellati-3

Il percorso si chiude idealmente con la celebrazione della maestria creativa, progettuale ed esecutiva di Gianmaria Buccellati attraverso oggetti unici, intesi come vere opere d’arte tra cui le Coppe di Boscoreale, che Mario e Gianmaria hanno eseguito ispirandosi al Tesoro di Boscoreale rinvenuto nel 1895 nella villa romana della Pisanella; e gli Oggetti Preziosi, coppe di grande pregio, nate dallo studio e dalla passione per le collezioni orafe rinascimentali fiorentine, che non furono concepite per fini commerciali.

Buccellati-2

Da non perdere per ammirare oggetti straordinari dell’arte orafa di altissimo livello, ma anche perché «Il gioiello è un oggetto che mantiene la memoria» (G. Buccellati)

E questa è la storia di un talento eccezionale,  di una carriera luminosa e sfolgorante e di una vita avvincente e appassionata.


L’ARTE DELLA BELLEZZA. I GIOIELLI DI GIANMARIA BUCCELLATI
Sale delle Arti, Reggia di Venaria
Torino
Fino al 30 agosto 2015
Informazioni: tel. +39 011 4992333, www.lavenaria.it

.