La sfilata Art Heroines dell’Accademia di Belle Arti di Bologna

La Notte delle Gallerie è stata davvero una notte magica: caldo e cielo stellato e al di sotto un città intera in fermento, con sciami di persone che si muovevano in bicicletta, svolazzando da un posto all’altro.

Un’atmosfera leggera e frizzante che mi ha ricordato Artefiera, ma senza i geloni! E a conferma che l’arte è di moda e la moda sa essere arte, ecco che vi parlo del successo della sfilata/performance/reading Art Heroines, le voci delle artiste da Hannah Höch a Kara Walker, presentata con tanto entusiasmo e una buona dose di emozione dagli studenti del Biennio di Fashion Design dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, alla fine dell’anno di lezioni, su progetto della Prof.ssa Betty Zanelli, che è anche una fotografa molto apprezzata, e infatti ve ne abbiamo parlato qui.

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Dalle pittura di Georgia O’Keeffe (<<È più facile per me dipingere che raccontare con le parole>>) nota ai più per i suoi inconfondibili fiori, passando attraverso le sagome nere di Kara Walker, dall’arte concettuale della filosofa Adrian Piper (artista che ha vinto il Leone d’oro alla Biennale 56 di Venezia), alla dadaista  Hannah Hoch considerata la pioniera del collage, passando per le sperimentazioni sul corpo di Rebecca Horn. Dalla terra come tela della cubana Ana Mendieta, attraverso gli scatti emblematici di Francesca Woodman fino alla profonda ricerca sul femminile di Ghada Amer.

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Molteplici sono state le suggestioni, derivate da queste potenti Muse Ispiratrici e tradotte  in 17 outfit originali e contemporanei, tra i quali spicca anche uno speciale look maschile, ma sempre ispirato ad un’Eroina dell’Arte- Carla Accardi- ideato dallo studente di origine iraniana Behnam Dejakam. 

La già elegantissima scenografia costituita dalla rinomata Galleria Enrico Astuni, sede aperta nel 2009 all’interno di un fabbricato costruito negli anni ’20 del Novecento- originariamente adibito a locale di stoccaggio delle ferrovie-  riqualificato e ricostruito, anche attraverso interventi artistici di alto livello, e fin da subito tra i maggiori e più importanti spazi dedicati all’arte nella città di Bologna. 

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web-2Durante la sfilata  le modelle hanno interagito con le opere in mostra temporanea nello spazio espositivo e hanno utilizzato azioni di diverso tipo, con la voce, recitando pensieri delle artiste, con le movenze del corpo e con l’abito stesso, dando vita a nuove eroine dell’arte, dallo stile eterogeneo e personale e diventando una sorta di sculture viventi.

Ognuna di loro è riuscita a trasmettere qualcosa di speciale e a coinvolgere il pubblico in una serie di sensazioni e situazioni solo evocate, tanto che molti hanno insistito per assistere anche alla successiva replica: prendendo spunto da un dettaglio di un lavoro, un’opera in particolare, una performance, un pensiero, un aforisma o semplicemente un cromatismo o un grafismo, questi promettenti futuri stilisti hanno cercato di suggerire la personalità di grandi donne che hanno segnato- e continuano a segnare-la nostra epoca. 

Gli abiti infine sono stati valorizzati da un curatissimo hair style, grazie ad una speciale collaborazione tra scuole, realizzato dagli studenti della Palmer, Scuola di Formazione Professionale per parrucchieri. 

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Crediti foto: Alessandro Mazzucchi, Paolo De Vita e Francesco Visconti Prasca

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