Aspettando “Fashion Circus”

Si è svolta ieri, giovedì 19 giugno alle ore 11:30 presso l’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, la presentazione dell’evento Fashion Circus-sfilata spettacolo ad alto rischio che si terrà la sera del 23 giugno 2014  alle ore 21.30 presso il Cortile del Terribilia di Via Belle Arti 54.

L’evento, promosso dai corsi di Fashion Design in collaborazione con i docenti degli altri istituti dell’Ateneo e partner d’eccezione, è coordinato dalla docente Rossella Piergallini e dall’ideatrice del progetto Claudia Botta, Prof.ssa di Costume per lo spettacolo e Tecniche Performative. Ed è proprio quest’ultima ad aprire la tavola rotonda spiegando la matrice dell’ideazione:

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“Le ore di laboratorio  fungono da contenitore di esperienze diverse, fatte da diverse discipline e da tanti attori e figure. Per analogia è paragonabile al circo, una forma di tribù nomade che si incontra per formare tanti numeri associati e slegati, ma il cui insieme dà vita ad un evento”

A trasformare i modelli in personaggi del circo (giocolieri, funamboli, trapezisti) il team di hair designers e makeup artists Orea Malià che, in collaborazione con la make-up artist Valentina Arcilesi e Roberta Garbin del negozio Pazzesque di Bologna, sottolinea:

“Il backstage è il luogo creativo d’eccellenza, dove vengono partorite idee sia in maniera programmata che in modo estemporaneo. E’ proprio il fulcro della creatività. Questa volta ci troveremo a lavorare con ben 60 comparse e questa è una grande sfida ma Orea Malià da sempre ama la sfida e il rischio…Quando ci è stato proposto questo progetto assolutamente impegnativo, abbiamo accettato subito con grande entusiasmo”

(MarcOrea Malià)

I trucchi e le pettinature che ne deriveranno sono state l’oggetto infatti di una profonda ricerca che spazia dal circo tradizionale di Mosca del 1930 al più contemporaneo e fashion “Cirque du Soleil”.

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Sullo stesso filone la Scuola Popolare di Musica Ivan Illich che, tramite la voce di Francesca Valente, per sua stessa ammissione si è da sempre posta in maniera critica al metodo didattico, in una posizione antiaccademica ed è rimasta piacevolmente colpita dall’aver avuto, con questa divertente proposta di collaborazione, una sorta di riconoscimento accademico: così ha accettato comunque una partnership all’evento per questa peculiarità; ovvero il riconoscimento della diversità e la volontà di organizzare uno spettacolo che è la forma migliore per apprendere sul campo.

Rossella Piergallini, coordinatrice dei Corsi di Fashion Design e del progetto didattico formativo Fashion Circus, ha svolto con i suoi allievi un interessante  lavoro sul Vintage Remake:

La grande sfida creativa lanciata quest’anno accademico ai giovani studenti del triennio di Fashion design è stata basata su due binari paralleli di lavoro, connaturati dallo stesso concept, lo studio del vintage e il remake.  I giovani designer hanno ricercato e selezionato nei mercatini e nei negozi vintage i capi in cui s’identificavano e attraverso lo studio iconografico, utile a individuare il periodo storico di riferimento, hanno prodotto una vasta gamma di prototipi di grande innovazione, rielaborando con grande esercizio di stile, abiti, giacche e gonne e materiali vintage.

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<<Sul primo binario, il remake di un capo vintage: giacche, abiti, cappotti sono stati il primo esercizio su cui hanno messo alla prova le proprie capacità creative in un confronto- scontro tra linee retrò e materiali tessili contemporanei e lo stile personale fortemente contemporaneo. Sul secondo binario, il materiale tessile vintage: vecchie coperte, tovaglie, tendaggi dal sapore tessile artigianale, ormai in disuso, sono state fonte d’ispirazione inesauribile per progettare e realizzare prototipi spiritosi, inusuali connotati da un carattere molto attuale.

Arrivano da un lungo viaggio i personaggi e parenti degli attori del Fashion Circus, hanno un forte carattere di qualità inventiva e innovazione, sono dotati di energia e creatività.  Avevano intenzione di superare la crisi economica di questo momento storico, perciò si sono vestiti con capi usati, improbabili, di sapore retrò.

… Forse hanno sbagliato stagione, ma non importa, sono in tanti e sono eccellenti…>>

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Bologna quindi come crocevia di iniziative e collaborazioni creative  inedite, tra MODA ARTE MUSICA E CULTURA,  ponendo in luce gli studenti chiamati a divenire oggetti/soggetti del circo stesso, creando costumi pensati come ad una estensione della propria anima, assumendosi il rischio di essere saltimbanchi, pagliacci, giocolieri, contorsionisti ed equilibristi in bilico tra il fare artistico e i sogni del futuro.

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Non ci resta, dunque, che allacciare le cinture nell’attesa di “Fashion circus-sfilata spettacolo ad alto rischio”, gustandoci del sushi offerto dal ristorante Zushi.

Cogliamo anche l’occasione per svelare che due dei nostri lettori saranno i nostri graditi ospiti a questo evento, come già preannunciato nei giorni scorsi, pertanto preparatevi ad assistere ad uno spettacolo circolare ed ipnotico.

Un circo selvaggio e democratico, in quanto tutti possono assistere da una posizione equidistante e che si presta, dunque, a tanti punti di vista.

Foto di Alice Gangemi-Accademia di Belle Arti di Bologna