Aspettando ROBOT 07

Al via la conferenza stampa. Ci sono dei giorni in cui lo sai ed oggi 27 settembre lo so! So che, nonostante tutto, arriverò in ritardo perché l’universo mi è ostile… Malgrado l’autobus, che mi lascia in via Indipendenza a pochi minuti di distanza dalla Sala Savonuzzi di Palazzo D’Accursio – sede della conferenza stampa di roBOt 07 – il festival internazionale di musica e arte digitale – sia puntuale, non vi è nulla da fare…

Bologna sembra brulicare di vita più che mai in questo sabato. Vuoi per la bella giornata, vuoi perché è quasi mezzodì, la cosa certa è che devo superare un paio di manifestazioni e un matrimonio prima di giungere alla sospirata sede!

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Ma ci sono, con passo cadenzato (in realtà è un marcia a pieno ritmo quasi una corsa, ma devo pur mantenere un certo stile!) facendo slalom tra i passanti e un “no grazie, mi scusi ma non mi interessa“, giungo al primo piano del Palazzo sede del Comune, nella piccola sala gremita, talmente tanto stipata che mi tocca adagiarmi allo stipite della porta pur di presenziare…caspita, dieci minuti di ritardo e pertanto ne pago le conseguenze.

Al microfono Alberto Ronchi, Assessore alla Cultura e Rapporti con l’Università del Comune di Bologna, ha già aperto la conferenza valutando l’andamento positivo del bilancio che la VII edizione del roBot Festival ha ottenuto. Grazie all’investimento raddoppiato, rispetto allo scorso anno, e con un afflusso di 2/3 delle prenotazioni agli eventi provenienti da fuori regione, oltre al ricco calendario che cadenza i cinque giorni del festival, Bologna e il roBot si consolidano come una delle realtà più importanti ed internazionali sul tessuto economico cittadino.

Sempre l’assessore Ronchi per rimarcare l’impegno e la volontà di questo festival fa proprie queste parole:

“Non esiste cultura di serie A o serie B. Non esistono generi musicali né bella o brutta musica, ma musica eseguita bene o male”

Proprio per questo il programma si basa su un viaggio sonoro che attraversa le sfumature della musica elettronica, coinvolgendo 100 artisti e progetti provenienti da tutto il mondo: 5 progetti inediti prodotti dallo stesso roBOt Festival, 25 opere selezionate attraverso il bando call4roBot, 12 proiezioni quasi tutte in anteprima, oltre ai workshop, ovvero i momenti di approfondimento trasversali alle diverse sezioni.

Con tutte queste attività si è dimostrato essenziale trovare spazi idonei affinché il roBot non fosse solamente integrato con il tessuto sociale, ma potesse essere più a carattere radicale. Oltre a Palazzo Re Enzo, infatti, la manifestazione occuperà – testuali parole di Duccio Campagnoli, Presidente di BolognaFiere – i padiglioni 25 e 26 della struttura fieristica poiché

“l’evento ha successo non per il posto in cui si realizza, ma per l’anima.. l’identità che esso ha”

mentre il 5° giorno sarà la volta del MAMbo (il Museo di Arte Moderna di Bologna) che, insieme alla Fondazione del Monte, sosterrà i progetti roBOt Kids la sezione dedicata ai bambini.

Le premesse ci sono, così come il nutrito calendario che Marco Ligurgio, il Direttore Artistico, ci sta illustrando. A cominciare con l’anteprima italiana della proiezione “La Distancia”, il recente e complesso lavoro di Sergio Caballero, codirettore di Sonar Festival.

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La Distancia – Trailer from Sónar on Vimeo.

Che dire? Vi invitiamo caldamente ad assistere ai numerosi e assolutamente unici eventi che compongono questa edizione, anche perché, e questa è una notizia in anteprima, durante il primo weekend di dicembre il roBOt andrà in trasferta a Buenos Aires grazie al gemellaggio promosso con l’Università degli Studi di Bologna.

Adelin Schweitzer - A-REALITY_HDAdelin Schweitzer - A-REALITY / roBot 07 / 2014

Noi di FashionBeginners cercheremo di seguire passo passo questa incredibile manifestazione, per tanto continuate a “sintonizzarvi”!

Vorremo anche segnalarvi due appuntamenti da non perdere:

1) Il primo a carattere “fashion” grazie a Handmade Robot, un cortocircuito tra discipline e settori differenti nel cuore di Bologna in collaborazione con Efesti che, nella figura di Paolo Pasquali, abbiamo avuto il piacere di incontrare nuovamente al termine della conferenza e di cui vi parleremo sicuramente in futuro.

2) Il secondo è il workshop Memorie Digitali, che si terrà il 4 ottobre 2014 alle ore 16.00 presso la Sala degli Atti di Palazzo Re Enzo (Bologna), a cura di Laura Sartori, professore associato al Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, che insieme ad Andrea Cossu sociologo, alla ricercatrice Michela Ferron e allo psicologo Giorgio Gronchi, parlerà di come l’archiviazione digitale di infinite informazioni siano in grado di influenzare comportamenti e cognizioni odierne.

Articolo a cura di Alberto Messina