Bettina con due modelle, Vogue Francia (settembre 1949) © Robert Doisneau/Gamma Rapho

Bettina, emblema della moda francese alla Galleria Carla Sozzani

Icona indiscussa, modella fra le più celebrate e ricercate da stilisti e fotografi degli anni Quaranta e Cinquanta, musa di Jacques Fath, Bettina è testimone privilegiata degli anni folgoranti che attraversano la moda a Parigi, da Jacques Costet a Lucien Lelong, da Hubert de Givenchy a Christian Dior fino a Coco Chanel.

Bettina, emblema della moda francese alla Galleria Carla Sozzani

Nata nel 1925 e cresciuta in Normandia, Simone Micheline Bodin sognava di diventare disegnatrice di moda e nel 1944 si trasferisce a Parigi, dove incontra Jacques Costet, giovane stilista che aveva appena aperto un piccolo atelier per presentare alcuni suoi bozzetti.

Costet, affascinato dalla sua bellezza, termina l’incontro chiedendole di indossare un suo abito. Inizia da quel momento una straordinaria carriera di musa e modella: “guanti, cappelli, veli – era quell’epoca: mi piaceva posare, era un istinto e un piacere” (Fashion memoir, Thames and Hudson, 1998).

Nel 1947 si lega a Jacques Fath diventando la sua musa: Fath disegna una collezione di abiti che “solo lei può indossare con naturalezza ed eleganza”, creando un nuovo stile. Nasce così il fenomeno “Bettina” e il suo nome diventa sinonimo di modernità e stile.

Contesa dalle più importanti riviste di moda, diventa in breve tempo “la francese più fotografata di Francia”

(Paris Match)

Nel 1952 incontra Hubert de Givenchy e lo aiuta ad aprire la sua maison nel doppio ruolo di modella e responsabile delle relazioni pubbliche. Givenchy le dedica la blusa “Bettina”, immortalata dal famoso disegno di René Gruau. In questi anni viaggia molto in Europa ma anche negli Stati Uniti, Brasile, Argentina e stringe amicizia con intellettuali, attori, registi e scrittori, tra i quali: Georges Simenon, Jean Genet, Jacques Prévert, Greta Garbo, Elizabeth Taylor, Gregory Peck, Ava Gardner, Irving Shaw, Charlie Chaplin, Truman Capote.

Bettina, emblema della moda francese alla Galleria Carla Sozzani
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Continua a posare per le riviste di moda con abiti di Christian Dior, Madame Grès, Balenciaga, Balmain e raggiunge l’apice della carriera nel 1955, anno in cui decide di allontanarsi dalla scena della moda. Nonostante il suo ritiro, Bettina continua a lavorare nella moda, nel 1963 è “ambasciatrice di charme” della rivista Elle, per essere fotografata con “gli abiti più belli di Parigi” in Africa, dalla Valle dei Templi, al deserto del Sinai, alle falde del Kilimangiaro.

Nel 1967 torna a sfilare per la collezione di Coco Chanel a lei ispirata, in seguito è direttrice couture per Emanuel Ungaro e responsabile relazioni pubbliche per Valentino. Nel 2010 è nominata Chevalier des Artres et des Lettres dall’allora ministro francese Frédéric Mitterrand.

Bettina ama la moda, la segue e la precede, la sua figura e personalità è ancora oggi presente e influente fra gli stilisti e i fotografi contemporanei: Azzedine Alaia, Yohji Yamomoto, Pierre et Gilles, Mario Testino.

La mostra ripercorre la sua carriera attraverso oltre cento immagini firmate dai più grandi fotografi di quegli anni: Erwin Blumenfeld, Henri Cartier-Bresson, Jean-Philippe Charbonnier, Jean Chevalier, Henry Clarke, Robert Doisneau, Martin Dutkovitch, Nat Farbman, Milton Green, Gordon Parks, Irving Penn, Willy Rizzo, Emile Savitry, Maurice Zalewski.

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BETTINA
In mostra dal 17 settembre al 2 novembre 2014
Galleria Carla Sozzani
Corso Como 10
Milano (Mi)

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