BOOMing Contemporary Art Show

BOOMing Contemporary Art Show.

La supernews di #ArtCity2020 Bologna: uno spazio urbano di rigenerazione, 31 gallerie, oltre 100 artisti, due filoni tematici – Ambiente e Femminismi – due premi, un importante anniversario, talk ed eventi collaterali, performance live e robot d’arte, ospiti speciali come Letizia Battaglia e Luca Carboni. L’arte “emergente” esplode in città!

L’evento è diretto da Simona Gavioli, critica d’arte e curatrice indipendente, già co-fondatrice ed ex direttrice di SetUp, e prodotto da Doc Creativity, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Bologna.

«Intendiamo “emergente” non come dato anagrafico – spiega Gavioli – ma letteralmente come “essere in procinto di emergere”: come emergenza, quindi, necessità, urgenza, ma anche come momento di criticità foriero di cambiamenti». Le trenta gallerie nazionali e internazionali protagoniste di BOOMing e gli artisti selezionati si fanno quindi interpreti di un’arte necessaria, portatrice di cambiamento, che si pone criticamente di fronte a un’epoca acefala e dai ritmi disumani, asservita a un concetto di sviluppo inarrestabile

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Due le sezioni in cui si articola la fiera, Main Section e Solo Show, dedicate rispettivamente alle due “emergenze” dell’ambiente e dei femminismi.

Nel progetto curatoriale della Main Section, la parola chiave è Climax, intesa come continuo crescendo della tangibile necessità della salvaguardia ambientale, legata ai temi della natura in pericolo, della fragilità e della bellezza del nostro pianeta mentre la sezione Solo Show è invece dedicata a “i femminismi”, con al centro le donne, ancora sottorappresentate nel sistema e nel mercato dell’arte.

Troviamo artiste assolutamente degne di nota quali la mitica fotografa Letizia Battaglia, l’artista argentina Silvia Levenson rappresentata dalla Bi-BOx Art Space e la francese MadMeg (Gasparelli Arte e D406 Arte Contemporanea), insieme ad artisti/e che hanno fatto della tematica femminile il cardine della loro poetica, decostruendone e ricostruendone le fondamenta culturali e storiche e analizzandone i punti sensibili.

Femminismi è necessariamente declinato al plurale: la questione di genere attraversa una pluralità di approcci e ambiti spazio-temporali differenti.

Olmo Amato, Akane 朱⾳音 – La prigione di bamboo, 2018, stampa fine art a pigmenti d’inchiostro su carta washi artigianale, edizione di 5, pagina Facebook BOOMing

Altro artista che ci piace parecchio:  Olmo Amato – Visual Artist e lei è Akane, delicata figura femminile che guida l’osservatore in un viaggio introspettivo, in un ritorno a casa attraverso la natura. Il giovane fotografo che integra foto d’epoca a scatti da lui stesso realizzati durante i suoi viaggi, è presentato a BOOMing dalla 28 Piazza di Pietra – Fine Art Gallery e anima la Main Section della Fiera, dedicata all’ambiente.

All’ingresso della fiera siamo subito colpiti e affascinati da una monumentale opera di arte e tecnologia. “Per farla finita con il giudizio di Dio”, l’installazione del giovane artista Leandro Summo, progettata dall’Apulia Center for Art and Technology, in collaborazione con KUKA e Ronchini Massimo.

All’opera un braccio meccanico altamente tecnologico – creatura e creatore al tempo stesso, estensione della mente e del corpo dello scultore – mentre scolpisce un enorme blocco di polistirolo, materia inerte da cui prenderanno forma figure umane. Il nucleo concettuale dell’opera dell’artista barese, classe 1990, riguarda la possibilità di sviluppare manufatti partendo da un codice computazionale, utilizzato come strumento per indagare i processi creativi e generativi.

In un’era in cui la scienza può conoscere i meccanismi della vita attraverso l’uso di simulazioni, anche l’arte può osservare i suoi stessi sviluppi mediante la tecnologia.

Leandro Summo “Per farla finita col #giudizio di Dio”

Segnalo quindi alcuni stand #danonperdere: alberto damian | a gallery without walls, che presenta una Main Section molto glamour dedicata al fotogiornalista statunitense Ron Galella (1931), sicuramente il più noto paparazzo della storia della fotografia. In oltre 50 anni di carriera ha scattato oltre 3 milioni di foto, catturando momenti pubblici e privati di attori, musicisti, artisti e personalità internazionali,tra i quali Andy Warhol e Madonna.

Ron Galella, Jackie Kennedy Onassis, “Windblown Jackie”, New York, October 7 (1971) anno della stampa, alberto damian | a gallery without walls

Memorabile la  sezione Solo Show con immagini incredibili della leggendaria fotografa Letizia Battaglia (Palermo, 1935), una delle prime fotoreporter donna e unica donna, in un mondo di uomini, a raccontare con passione militante la lotta alla mafia, dal 1974 al 1991, come direttore del team fotografico del quotidiano L’Ora di Palermo. Qui una selezione dedicata ai suoi soggetti prediletti, ritratti di donne e bambine.

La piccola Lizie è una homeless, ma va a scuola ogni giorno – New York, 1986. Stampa ai sali d’argento. Stampa di fine anni ‘90 ©Letizia Battaglia

«Amo fotografare le donne perché sono solidale: devono ancora superare tanti ostacoli verso la felicità, in questa società maschilista che le vuole eternamente giovani, belle, con una concezione dell’amore che spesso, in realtà, è solo possesso. E cerco gli occhi profondi e sognanti delle bambine: mi ricordano me stessa a dieci anni, quando mi resi conto, di colpo, che il mondo non era poi così bello.

Era la fine della guerra, tornammo a Palermo da Trieste, dove avevamo vissuto. Io scorrazzavo in bicicletta, come avevo sempre fatto: un giorno un uomo mi fermò e aprì il suo impermeabile. Lo riferii a casa e la mia vita cambiò: mio padre mi tolse la libertà, e io sognavo solo di fuggire dalla sua gelosia. Ecco perché le bimbe che ritraggo non ridono mai: le voglio serie nei confronti del mondo, come lo sono stata io»

Letizia Battaglia

Letizia Battaglia, Festa di Capodanno a Villa Airoldi, Palermo (1985). Stampa ai sali d’argento. alberto damian|a gallery without walls

Splendidi scatti troviamo anche presso bArt – Roma che presenta Jacopo di Cera, con il suo progetto ”Italian summerun percorso in costante evoluzione, un viaggio che vuole raccontare l’italianità in vacanza in maniera trasversale, indagando i diversi approcci e le differenze sociali che si sono formate negli ultimi anni.

Speciale il suo punto di vista  dall’alto, quasi a “volo d’uccello”, che mette il fotografo al di sopra di tutto, quasi a non entrare nel merito di nessuna classificazione e valutazione, ma lasciando l’osservatore libero di intraprendere il proprio viaggio. L’estate diventa il territorio di appartenenza di tutti, un momento condiviso, dove, davanti al sole e all’abbronzatura, le differenze si sciolgono e tutto si livella.

Jacopo di Cera, Fake heaven, Rosignano Solvay, 2017. Stampa lambda montata su dibond e 5mm plexi 140×70 cm

Per la prima volta, Bologna scoprirà anche i lavori artistici di Luca Carboni, grazie alla personale “Cattedrali erranti” a cura di Maria Letizia Tega, allestita nello spazio “Via Casarini, 7”, così chiamato in omaggio alla strada che ha dato i natali all’artista e che oggi ospita BOOMing e lo spazio DumBO.

D406 arte contemporanea – Modena punta su nomi emergenti ed artisti ormai “storici” come Nicola Toffolini, Daniele Galliano, Pierluigi Pusole, Andrea Chiesi, Ericailcane, Fausto Gilberti, Gilberto Giovagnoli. Tra disegni a inchiostro su carta e installazioni emerge un confronto figurativo di forte intensità espressiva.

Ericailcane/Stefano Ricci, Zoologia Politica lettera L, 2018, disegno a tecnica mista su carta

Delicata e raffinata la proposta di Divers Project – Mozzecane (VR) che presenta il lavoro di Alketa Delishaj ispirata alla lotta personale per emanciparsi e raggiungere il più intimo e agognato senso di soddisfazione personale; alle volte anche partendo da una situazione di svantaggio.

Il modo con cui l’artista affronta, ormai in più cicli di opere, i soggetti degli sportivi equivale a un’indagine sì estetica, ma anche in grado di suggerire spunti di riflessione dai risvolti sociali e di costume. Si veda infatti come l’autrice abbia preso come modello proprio le prime tuffatrici donne della storia che gareggiarono nella disciplina del trampolino alle Olimpiadi di Anversa nel 1920, nonché altre precorritrici quali Jane Fauntz e Katherine Rawls. Combinandosi con il linguaggio calibrato che caratterizza tutti gli acquerelli su carta, compresi quelli dedicati al tennis, lo sport diventa, così, ora parafrasi di abnegazione e concentrazione, ora metafora di affermazione e riscatto.
Alketa Delishaj, 1920, grafite su carta, 24 x 30, 2019

SPAZIOFARINI6 fotografia Milano punta l’attenzione sui cambiamenti climatici attraverso la  dialettica tra due artiste donne, Beba Stoppani e Gianna Spirito, che seppur da punti di osservazione diversi, parlano entrambe di emergenze ambientali  e del rapporto uomo-natura. Immaginari costellati da elementi naturali, gli uni tra i ghiacciai del Rodano e gli altri nei deserti della Tanzania, mostrano tutta la magnificenza, l’integrità, la forza e al contempo anche la fragilità della natura, avvicinandoci a una nuova visione nella speranza di poter forse contribuire a contrastare l’emergenza climatica.

Beba Stoppani, Senza titolo#7,2019, Stampafine art,cm60 x80
Gianna Spirito, Deserto#2, 2019, stampa fine art, dimensioni variabili

L’applicazione delle più attuali tecnologie di architettura, design e ingegneria a impronta ambientale zero si concretizzerà all’interno di OXIGEN CREATIF – Vibra – spazio contemporaneo di idee –: un prototipo di “Ossigeno Creativo” del più ampio progetto di villaggio creativo a impronta zero. Qui, attraverso un programma di micro-residenze pensato per BOOMing, il visitatore esplorerà il lavoro e la determinazione di tre artiste che lavorano sul tema dei femminismi.

StefanoBertolucci, Opening 23gennaio courtesy BOOMing press office

Non manca uno sguardo sul tema “caldo” dei nostri giorni ossia PLASTICAd’A-MARE, il primo eco festival #plasticfree protagonista dell’Estate Romana 2019, che porterà all’attenzione del pubblico il problema dell’inquinamento da plastica a discapito dei mari. Cosima Montavoci, vincitrice della Call for Artists lanciata dalla manifestazione, esporrà le sue opere frutto di una complessa ricerca sul riuso dei rifiuti e coinvolgerà direttamente il pubblico nella realizzazione live di un’opera site specific.

BOOMing presenta anche una selezione di progetti, eventi, spazi speciali e premi, insieme a due mostre off realizzate con la preziosa collaborazione di Galleria Cavour Green e Palazzo Boncompagni. Da segnare in agenda, sabato 25 gennaio, dalle ore 19.00, l’evento speciale in compagnia degli street artist Corn79 (Il cerchio e le gocce) e Kiki Skipi che si esibiranno in un live painting. Sempre sabato 25 gennaio, alle ore 18.00, appuntamento dedicato ai femminismi in compagnia delle artiste Silvia Levenson, MadMeg e Alessandra Baldoni. Riflessioni che saranno ulteriormente sottolineate dalla presenza di una raccolta di opere di noti collezionisti all’interno della mostra: “Bella come una tartaruga” a cura di Simona Gavioli e Niko Keller.

Un’intera area infine è a servizio delle professionalità del mondo dell’arte, infatti lo spazio DOC30 ospita la Rete Doc, il più grande network cooperativo in Italia nei settori cultura, creatività, musica e spettacolo, di cui Doc Creativity – producer di BOOMing – è parte. DOC30 sarà un luogo aperto e di scambio, pensato con e per le professioni, per gli artisti, i galleristi e per un pubblico più ampio interessato a tematiche attuali che trovano espressione nell’arte contemporanea.

In occasione della manifestazione, la Rete Doc lancerà il programma dei festeggiamenti che nel 2020 celebrano i 30 anni di storia di questa realtà unica in Italia.

StefanoBertolucci, Opening 23gennaio courtesy BOOMing press office

Non mancheranno i premi. Grazie all’impegno e alla collaborazione con l’Associazione Tiziano Campolmi sarà assegnato l’omonimo Premio Tiziano Campolmi. È  possibile partecipare alle votazioni on line attive sui social fino alle ore 24.00 del 25 gennaio (www.facebook.com/premiotizianocampolmi/www.instagram.com/premiotizianocampolmi); le premiazioni si terranno il 26 gennaio alle ore 15.00. La prima edizione del Premio Doc Creativity nasce invece con la stessa BOOMing e in occasione dei festeggiamenti per i 30 anni della Rete Doc.

Il comitato scientifico della fiera, insieme alla direzione di Doc Creativity e di BOOMing, determinerà l’opera maggiormente capace di sensibilizzare il pubblico sui temi “emergenti” della salvaguardia ambientale e dei femminismi.

Silvia Levenson Love. Vetro fuso alla cera persa, 2019. Edizione 4/20 Bi-BOx Art Space

BOOMing è partner della Robot Art Night in programma a Palazzo Re Enzo, sabato 25 gennaio alle ore 21.00: un evento che durante l’Art City White Night condensa la sperimentazione artistica digitale all’interno di un magnifico palazzo medievale nel cuore della città. Due grandi sale saranno occupate da impianti audio, vi­deo e installazioni artistiche come quella di Mar­ta Pujades in realizzata in collaborazione con BI-BOx Art Space.

La manifestazione bolognese si candida inoltre a diventare un modello replicabile di buona gestione ambientale. Tante le azioni avviate: istituzione di “ecopunti” per la raccolta differenziata, bottiglie di plastica abolite instal­lando erogatori d’acqua, lotta allo spreco alimentare attraverso il “progetto food” con l’utilizzo, nel catering, di stoviglie riutilizzabili o in materiale organico biodegradabile.

E ancora, sostegno all’utilizzo del bikesharing in collabora­zione con Mobike e dei trasporti pubblici per raggiungere la fiera e, laboratori green per i bambini, uno strumento fondamentale per propagare, in senso transgenerazionale, le buone pratiche legate alla sostenibilità al rispetto per l’ambiente. Simbolo di questa prima edizione di BOOMing Contemporary Art Show è il fiore della cipolla. Parte “emergente” di un ortaggio che sboccia solo al secondo anno di vita, dopo aver concentrato e raccolto tutte le sue forze, e che nella sua semplicità nasconde sapori sempre nuovi.

Per il suo valore di energia e rinnovamento, è stato scelto come immagine di una manifestazione che ri-emerge ed esplode, portando alla luce le proposte di gallerie che bucano la superficie, ma che hanno radici profonde di cui nutrirsi. Spiega il direttore, Simona Gavioli:

«BOOMing non vuole essere una semplice fiera d’arte, ma vuole trasformarsi in un giardino fruttifero, brulicante di tesori emergenti. Vuole essere la guida che accompagna questi tesori dal momento della nascita di un’urgenza interiore fino a quello della loro esplosione. E lo fa in una città ormai pronta ad accogliere un’arte che non sia solo al servizio dell’estetica, ma che è ormai decisa a impegnarsi per qualcosa di più, per diventare una scintilla di cambiamento, progresso e miglioramento».

www.boomcontemporaryart.com

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BOOMing – Contemporary Art Show
Spazio DumBO, via Casarini 19, Bologna
23 / 26 gennaio 2020
Giovedì 23 – Opening: 20.00-24.00
Venerdì 24: 16.00-24.00
Sabato 25: 15.00-24.00
Domenica 26: 11.00-22.00

Qui per i biglietti

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