Speciale cinema: drink che bevi, film che vedi! in solitaria o meno

E’ ufficiale: meteo e disastri a parte, è iniziata la stagione dei drink in terrazzo! In solitaria o meno.

Istruzioni per l’uso: da leggere solo se amate i drink di qualità e siete dei “sani” bevitori ai quali alla fine ogni stagione vale. Cin cin!

Quindi, parlando ora un po’ di cose frivole – come piace a noi – passiamo dal nostro terrazzo di quartiere agli scintillanti attici del fantastico mondo di Hollywood perché di fatto dopo il fascino della sigaretta c’è quello del drink ben servito possibilmente.

Spesso un “accessorio” che dà quel tocco in più che non può assolutamente mancare dai migliori film in bianco e nero (vedi “Casablanca” come “Eva contro Eva”, adoro!) fino al nostro “amico” dei giorni odierni – si si è solo un amico – Michael Fassbender che nel film “X Men – L’inizio” (2011) è apparso con in mano un bel Martini e sottile scorza di limone, altrimenti conosciuto come Stoli Martini. Come dire, una vera visione.

E questo basta per mettere d’accordo tutti. 

Film che vedi, drink che bevi
Grazie di esistere! …il Martini ovviamente!

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Qui la domanda sorge spontanea: se voi foste un drink quale sareste?

O ancora meglio: quale vi berreste?

Birra a parte. 

• PER LEI:

Iniziamo con uno facile: è uno dei più blasonati, fa molto ragazza fashionista, infatti è sempre presente in una stra-arci-nota serie TV. Bravi, parliamo del Cosmopolitan che unisce tutte le amicizie (soprattutto femminili) con a seguire un Tartini, una vodka con ghiaccio, un Flirtini e-cosi-via come ci ha “illuminato” S.A.T.C. Salvo poi essere già sbronze prima di conoscere il Big de-noi-altri. Ma andiamo avanti.

Se volete un cocktail leggendario e innocente, che si tramanda di calice in calice, allora vi consiglio lo Shirley Temple. Per chi non lo sapesse, la bevanda fu inventata da un barman delle Hawaii in onore di una delle più famose attrici-bambine prodigio degli anni ’30 conosciuta come Riccioli d’oro. Di fatto è come voi: analcolico, dolce e fresco (occhiolino d’intesa).

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Sei già una donna indipendente e raffinata? Allora di chi stiamo parlando? Ecco un White Angel, il cocktail con cui Holly si mette in posa in “Colazione da Tiffany”. Ma vale solo se lo bevete con un atteggiamento da signora-per-bene-annoiata che fa più figo.

In questo caso vi consiglio di indossare un bel paio di occhiali scuri per prepararvi all’effetto: tanto trasparente quando diretto. Della serie: non vi fate ingannare dall’angelico nome eh.

drink che bevi film che vedi
Per consolarsi un modesto champagne e patatine!

Siete più focose e siete state invitate ad un appuntamento in un locale super chic? Benissimo, allora provate un Manhattan come Marilyn Monroe in “A qualcuno piace caldo” (e come in S.A.T.C. certo).  Sempre in compagnia di un bel lui da conquistare provate il Whiskey Sour come in “Quando la moglie è in vacanza”.

PS. Per il nostro bene: evitiamo di dire che beviamo come un pesce perché detto da una Marilyn Monroe funziona, detta da noi…ehm no.

Richard Sherman: LEI BEVE, VERO?

La vicina: OH, CERTO! BEVO COME UN PESCE! HA GIN?

Richard: SICURO! LO VUOLE LISCIO?

La vicina: NO, GIN E SODA, MI PARE.

Richard: GIN E SODA?

La vicina: AH, HO SBAGLIATO, VERO? È WHISKY E SODA… COME SI BEVE IL GIN?

Richard: BE’, C’È IL GIN AND TONIC, MA IO IL TONIC NON CE L’HO… POI C’È IL VERMOUTH GIN CHE È IL MARTINI.

La vicina: MI SOLLETICA! ALLORA PRENDO UN BICCHIERE DI QUELLO, UN BEL BICCHIERONE!

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Allora un momento di concentrazione please, perché qui ci imbattiamo in ben due deliziosi cocktail <<dal colore pastello>> serviti in un film di grande stile: ci riferiamo allo Stinger e al Kir Royal “citati” in “Scandalo a Filadelfia” (1940), che merita già solo per vedere una “brilla” Katharine Hepburn – cosi magraaa, cosi modernaaa – in tutto il suo splendore. Magnifica.

THE PHILADELPHIA STORY, from left: James Stewart, Ruth Hussey, John Howard, Katharine Hepburn, Cary Grant, 1940
Che charm, che eleganza e che magrezzaaaaaa! PHILADELPHIA STORY, from left: James Stewart, Ruth Hussey, John Howard, Katharine Hepburn, Cary Grant (1940)

Comunque, tornando a noi, se preferite uno short drink con crema di menta per il dopo-cena, allora ordinate uno Stinger, molto più carino e invitante se servito in una bella coppetta di cristallo, so chic! Mentre se volete un long drink di origine francese più sfizioso con quel retrogusto al ribes, molto elegante oh cielo –  e adatto per aperitivi dove dovrete tirar fuori i vostri preziosi flûte, è da provare il famoso Kir Royal. Per veri ladies and gentlemen. A voi!

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• PER LUI:

Vi sentite dei leoni con un tocco di eleganza? Allora ecco il classico Vesper Martini, il pre-dinner cocktail che ordina James Bond in un momento di pausa. Il cocktail fu inventato nel 1953 da Ian Fleming, per il romanzo “Casino Royale. Da allora lo si può realmente ordinare. Per molti ma non per tutti (ok, ok avete ragione, lo slogan è preso da Pinot Chardonnay Cinzano).

Ma perché non sorseggiare un White Russian? E’ adatto a voi, se siete tipi che sanno aspettare – una filosofia di vita disimpegnata e scialla per cui si gode delle piccole cose nel quotidiano – come ci ha dimostrato il Drugo ne “Il Grande Lebowski. Dovete avere quell’aria – finto – trasandata mi raccomando, ma sapendo anche di essere rassicuranti. Insomma un binomio perfetto, siete l’amico ideale, il #BFF al maschile. Già.

Amate la gente giusta ma ogni tanto vi piace stare in solitaria per dedicarvi alla bozza del vostro ultimo romanzo? Prepariamo un Gin Rickey. Proprio il drink che beveva il grande Scott Fitzgerald che lo ha fatto assaggiare anche al suo personaggio Jay Gatsby  ne “Il grande Gatsby”.

Infatti Jay lo beve quando incontra Daisy, suo grande amore. Cocktail da vero dramma sofistico e da jazz in sottofondo, nella versione cinematografica, dopo Robert Redford (che interpreta Jay appunto), brindiamo insieme al fresco premiato Leonardo DiCaprio. Alla nostra, Leo!

cocktail nel cinema il grande gatsby film

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Ehm…l’arte di tenere una coppa di champagne

Siete invece per il fruttato? Provate un Banana Daiquiri, una variante ufficialmente riconosciuta dalla I.B.A. (International Bartenders Association) del celeberrino Daiquiri, molto apprezzato dal grande Ernest Hemingway insieme al fresco mojito. Infatti se andate in vacanza a Cuba, ricordate: “My mojito at La Bodeguita, my daiquiri at El Floridita. D’altronde, se ti trovi ai Caraibi e non bevi litri di caffè, con cosa ti sollazzi? Risposta: con cocktail famosi quanto le Star del cinema, tanto che anche Fredo Corleone lo ordina ne “Il Padrino – Parte II”.

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“Figo eh! sapete quante bottiglie ho rotto per fare ‘sta scena?!”

Bene, inoltre è d’obbligo ricordare un film che si basa sulla vita di un barman acrobatico (con drammi annessi) che inventa cocktail per i locali trendy-alla moda di Manhattan ossia “Cocktail” con lo spericolato Tom Cruise (non poteva essere altrimenti il titolo). Da vedere indossando camicie Tiki e drink omonimo in mano. Attenzione: adatto solo se siete o molto giovani oppure molto “anta”.

Ma ora basta, saltiamo su una bella decapottabile e una volta giunti al Casinò di Sanremo, male che vada, ordiniamo un Singapore Sling. Un nome, un perché: è uno dei cocktail più famosi al mondo ideato dal barman Ngiam Tong Boon nel lussuoso hotel Raffles di Singapore (ovviamente). Cocktail di una dolcezza infinita ma super creativo e originale per dei veri matti come voi. “Paura e Delirio a Las Vegas” docet. 

Pss, qui gli ingredienti per un perfetto sling.

Al contrario, se vi volete rilassare e siete dei veri intenditori, allora vi lasciamo in compagnia di un Bourbon con ghiaccio e brindate come Jack Torrance in Shining. Ma calma, senza perdere la testa.

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Se il Don ti invita a bere qualcosa con lui è fatta! #sapevatelo

Apro una breve parentesi su un’altra serie TV dove c’è una vera carrellata di cocktail dall’anima vintage – oltre che essere stata seguitissima per le ambientazioni e i look anni ’60 – ossia Mad Men”. Per dire: l’elegantissimo Roger Sterling non si fa mancare una coppa di Gibson – variante del Martini – che sorseggia con grande savoir affair. Senza dimenticare l’Old Fashioned che ordina spesso il socio Don Draper. Che stile, che classe, che tutto! Che figaggine poi. Chapeau.

E qui, amici miei, un breve video per avere qualche nozione in merito:

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Detto ciò, per la gioia di tutti voi, vi rivelo qual è il mio drink preferito. Attenzione, attenzione: il Bloody Mary!

Cocktail mooolto Hollywoodiano, speziato e piccantino, leggenda narra che il nome fu ispirato dall’attrice noir anni ’20 Mary Pickford e negli anni ’30 si aggiunse poi il tabasco rendendolo apprezzato fino ai giorni nostri. Il Bloody Mary, adatto anche per il brunch, è servito nel “Il Club delle prime mogli” e in “I Tenenbaum“.

E’ anche la passione di Bridget Jones anche se per la vostra incolumità vi consiglio di non scolarvene mille! Come il tipo della canzone Romantico a Milano dei BaustelleCome dire: si sente eh! Apparentemente leggero e gustoso ma non superficiale. Ma niente male, niente male.

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Stoli Martini per tutti!

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Per concludere vi lascio con una battuta della distinta Cate Blanchett in un disperato momento che solo noi  – sani bevitori – possiamo capire. Dal film “Blue Jasmine”:

“Con chi dovrei andare a letto per avere un vodka Martini?”

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PS. Bevete responsabilmente!

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