Gian Paolo Barbieri per Ferré, Milano (1991). Courtesy by 29 ARTS IN PROGRESS gallery

Gian Paolo Barbieri, 50 anni di bellezza nella fotografia di moda

Gian Paolo Barbieri con “Occhio, cuore e mente: 50 anni di bellezza nella fotografia di moda” a Milano.

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C’è ancora tempo fino al 20 dicembre 2016 per visitare una stupenda esposizione che  ripercorre, attraverso quaranta immagini, alcune inedite, mezzo secolo di carriera di uno dei fotografi di moda più importanti e riconosciuti a livello internazionale. 29 ARTS IN PROGRESS gallery, Milano.

<<Le immagini di Gian Paolo sono – nell’ordine – occhio, cuore e mente>>

(Gianfranco Ferré)

Celebre per la teatralità dei suoi set, Gian Paolo Barbieri ha saputo rappresentare lo spirito della fotografia di moda in tutte le sue sfumature, dalla seduzione alla provocazione, dal mito all’eleganza: in mostra 40 dei suoi soggetti, dai più famosi alle stampe vintage ai sali d’argento e polaroid fino ad alcuni straordinari scatti inediti.

1-gian-paolobarbieriaudreyhepburn1969-courtesy-by-29-arts-in-progress-gallery2-gian-paolo-barbieriaudrey-hepburn1969-courtesy-by-29-arts-in-progress-galleryGian PaoloBarbieri, AudreyHepburn (1969).Courtesy by 29 ARTS IN PROGRESS gallery

• Nato nel 1938 a Milano, è influenzato dal teatro ma anche dal cinema americano degli anni ‘50 : i drammi di Tennessee Williams o attori come James Dean, Marlon Brando o ancora Lana Turner e Ava Gardner, donne bellissime illuminate da una luce tutta particolare che le rendeva ancora più affascinanti. Dopo aver vissuto la mitica Roma della “dolce vita”, si trasferisce a Parigi, dove fu fondamentale per la sua carriera l’incontro con il fotografo di “Harper’s Bazaar” Tom Kublin.

• Nel 1964 torna a Milano e apre uno studio: così comincia la sua grande e brillante ascesa nel mondo della moda, con pubblicazioni su Vogue Italia e Vogue Paris. Nel 1968 vince il Premio Biancamano come migliore fotografo italiano e il settimanale “Stern” lo inserisce tra i quattordici migliori fotografi di moda nel panorama internazionale. Realizza campagne pubblicitarie celeberrime per Chanel, Dolce & Gabbana e tante altre griffe, con richiami continui al cinema Anni Trenta e Quaranta.

10-gian-paolo-barbieri-per-ferr-aly-dunne-courtesy-by-29-arts-in-progress-gallery_Gian Paolo Barbieri per Ferré, Aly Dunne.Courtesy by 29 ARTS IN PROGRESS gallery

12-gian-paolo-barbieri-monica-bellucci-per-dg-2000-courtesy-by-29-arts-in-progress-galleryGian Paolo Barbieri, Monica Bellucci per D&G (2000).Courtesy by 29 ARTS IN PROGRESS gallery

Fondamentale tappa del suo iter è l’esperienza con Vogue Italia e con i più grandi stilisti come Valentino, Versace, Ferré, Armani, Missoni, di cui ha interpretato le creazioni negli anni ’80, anni in cui il prêtà-porter italiano e il Made in Italy conquistano il mondo. Ma la collaborazione con le edizioni internazionali di Vogue lo ha portato anche a lavorare all’estero con i fashion designer più importanti, tra i quali Yves Saint Laurent e Vivienne Westwood.

3-gian-paolo-barbieri-interview1986-courtesy-by-29-arts-in-progress-galleryGian Paolo Barbieri, Interview (1986).Courtesy by 29 ARTS IN PROGRESS gallery

4-gian-paolo-barbieri-dalma-per-gianfranco-ferre-1979-courtesy-by-29-arts-in-progress-galleryGian Paolo Barbieri, Dalma per Gianfranco Ferre’ (1979).Courtesy by 29 ARTS IN PROGRESS gallery

5-gian-paolo-barbieri-tatiana-savialova-per-valentino-1996-courtesy-by-29-arts-in-progress-galleryGian Paolo Barbieri, Tatiana Savialova per Valentino (1996).Courtesy by 29 ARTS IN PROGRESS gallery

Proprio parlando di lui, Yves Saint Laurent ha affermato:

“Gian Paolo Barbieri attraversa l’eleganza sontuosa dei suoi ritratti femminili e delle scene dei quartieri poveri con la stessa anima, lo stesso amore.Un segreto che non appartiene che a lui. Nutro per Gian Paolo una profonda ammirazione, perché lo ritengo un fotografo sensibile, umano e capace di dignitosa partecipazione emotiva

9-gian-paolo-barbieri-isa-stoppi-1968-courtesy-by-29-arts-in-progress-galleryGian Paolo Barbieri, Isa Stoppi (1968).Courtesy by 29 ARTS IN PROGRESS gallery

Negli anni ’90 compie diversi viaggi in paradisi tropicali come Tahiti, Madagascar, Seychelles e Polinesia,  da cui nascono dei meravigliosi libri fotografici in cui racconta luoghi e realtà lontane con il suo impeccabile gusto. Nonostante le foto siano in esterno e siano spesso immediate o fugaci, sono così “perfette” da sembrare fatte in studio, riesce a unire la spontaneità di quella gente e di quei luoghi a un’eleganza e uno stile che lo contraddistinguono sempre.

È riuscito a intrecciare la spontaneità della fotografia etnografica al glamour della fotografia di moda.

Queste foto sono state scelte da David Bailey per essere esposte all’interno del Victoria and Albert Museum di Londra e nel Kunsforum di Vienna, considerate, a tutti gli effetti, opere d’arte.

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29 ARTS IN PROGRESS Gallery
Via San Vittore 13
MILANO

Fino al 20 dicembre 2016
INGRESSO LIBERO
Orari: martedì-Sabato, 11.00-­19.00. Altri giorni e orari su appuntamento

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