Il sentiero cinese. Fotografie dalla Cina di Paolo Longo in mostra a Bologna.
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Una mostra che racconta il popolo cinese attraverso gli scatti realizzati in oltre dieci anni di attività da giornalista e fotografo: Paolo Longo, corrispondente dall’estero per la Rai, ha scelto specificatamente le immagini esposte alla Fondazione del Monte di Bologna – in occasione del 12° anniversario della fondazione del primo Istituto Confucio – per narrare la vita quotidiana in Cina al tempo del boom economico e della grande trasformazione sociale, culturale, politica ed economica, scegliendo quelle che non fossero legate ad eventi di cronaca (come terremoti, manifestazioni di protesta, celebrazioni) e a tutto ciò che risultasse esotico, in quanto i cinesi infatti vogliono essere guardati come un popolo moderno, senza diventare occidentali, ma semplicemente cinesi moderni.
<<Per capire dove sta andando il mondo oggi bisogna andare in Asia, e naturalmente per capire dove sta andando l’Asia bisogna andare in Cina>>
<<Io in Cina ho vissuto e lavorato per dieci anni e ancora oggi quel Paese non smette mai di sorprendermi. In questi anni il mondo è cambiato e al centro di questo riordino globale c’è la Cina, con i suoi grattacieli, l’esercito più grande del mondo, i cinquemila anni di storia, uno stile di vita esagerato, le mille luci delle sue metropoli e le candele di molti suoi villaggi, la sua voglia di correre verso il futuro abbandonando tradizioni e valori , il bisogno di essere moderni ma sempre cinesi. Nei miei dieci anni in Cina ho raccontato un mondo di infinite contraddizioni, in questa mostra racconto la vita quotidiana nel vortice di queste contraddizioni. Attraverso la fotografia, uno strumento che parla, ma non dice mai tutto. In ogni fotografia, ha scritto un grande fotografo del passato, ci sono mille cose che il fotografo non ha visto. Tocca allo spettatore trovarle>>
(Paolo Longo)
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L’esposizione raccoglie 45 immagini singole e una fotografia di quattro metri: proprio quest’ultima racconta, attraverso i dieci scatti da cui è composta (accostati in una lunga striscia come uno scroll), un aspetto particolare della vita di Pechino: la vita negli huthong, gli antichi quartieri della città, che un tempo nascevano attorno ai pozzi.
Qui le case tradizionali erano chiuse su se stesse ed ogni famiglia aveva un cortile attorno al quale si sviluppava l’abitazione. Facevano eccezione le famiglie più ricche, che potevano avere a disposizione anche più cortili. Con il boom economico le case e gli spazi sono mutati: all’interno delle abitazioni sono stati alzati divisori e più famiglie si sono ritrovate a condividere lo stesso cortile.
Il periodo storico rappresentato da Longo coincide con la sua attività di inviato in Cina, dal 2004 al 2014: nell’arco di questi anni, infatti, quasi settecento milioni di persone sono state tolte dalla povertà e il paese, prima prevalentemente agricolo, è diventato un paese altamente industrializzato ed urbanizzato, con una fortissima migrazione dalle campagne alle città, tanto che oggi il numero degli abitanti nei centri urbani ha superato quello delle zone rurali
Un paese che negli anni narrati, e ancor oggi, vive una grande ricchezza e grandi contraddizioni e queste fotografie ci descrivono il cambiamento della società attraverso gli occhi del popolo cinese.
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Dopo 200 anni di storia che per i cinesi è stata di umiliazione, con la Repubblica Popolare Cinese sono arrivati il riscatto ed il recupero della propria dignità, che hanno condotto il paese al boom ed al potere economico.
La Cina, che era una potenza asiatica, è diventata una potenza globale e chiede al mondo che le venga riconosciuto questo nuovo ruolo.
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Il sentiero cinese. Fotografie dalla Cina di Paolo Longo
27 settembre – 23 ottobre 2016
Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
via delle Donzelle 2
Bologna
INGRESSO LIBERO
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