Karenina ad I, il film

Karenina and I, un ritratto emozionante ed elegante di donna alla scoperta di se stessa, grazie alle parole di Anna Karenina.

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Presentato in Concorso Internazionale, questo film è un raro gioiello che arriva al Biografilm Festival in anteprima, dopo un grandissimo successo sulla piattaforma di crowd-funding newjelly, grazie alla quale il pubblico ha contribuito con il “finanziamento dal basso” alla realizzazione del progetto.

E con quale entusiasmo! A riprova del fatto che la gente sa riconoscere le cose di valore, eccola sostenere un lavoro sofisticato ed elegante ed… udite udite… ispirato al grande classico di Tolstoj, pubblicato nel lontano 1877.

Letteratura, splendida fotografia, gran classe, sensibilità e profondità di una donna che si pone delle sfide sempre nuove e non è mai stanca di esplorarsi, di farsi delle domande per conoscere se stessa.

Perché in fondo è poi anche questa la differenza tra sopravvivere e vivere davvero, in maniera autentica.

Ancora una volta – dopo To stay alive a method e Manifesto un film che ci dimostra la grande potenza della parola, una potenza che a volte sembra quasi atterrire per quanto densa di bellezza. E porta con sé l’importanza della letteratura, perché la letteratura è vita, senza se e senza ma.

E se per Italo Calvino <<un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire>> è ormai fuori discussione che Anna K. parlerà per l’eternità, attraverso le sue e le nostre parole, attraverso i suoi e i nostri gesti, la sua e la nostra sofferenza, il suo e il nostro amore.

In ogni epoca, in ogni giorno Anna rivive, nella perdita della memoria, nel bisogno di protezione, nello sguardo scintillante e innamorato, nello sconvolgimento dei sensi, nell’abbondonarsi e nel lasciarsi travolgere di ognuna di noi e di quelle che verranno dopo di noi.

Gørild Mauseth, splendida attrice norvegese, non ha mai recitato in russo, ma decide di accettare la sfida di recitare Anna Karenina a Vladivostok, dopo averla interpretata nella sua terra e nella sua lingua in una  tournée  teatrale di grande successo.

Da Venezia, dove si trova a settembre in occasione del Festival del Cinema, raggiunge prima il suo paese in Norvegia e poi parte così per un viaggio in treno insieme al suo bambino  sulla famosa Transiberiana, attraverso la Russia, sulle tracce di Anna, della sua terra, della sua storia e della sua lingua, ma anche sulle tracce di Tolstoj, che con la sua eroina ha tanti punti di convergenza, in numerose tappe che la arricchiranno di incontri e di splendidi scenari fino al giorno della tanto attesa e (sudata!) première.

Ma mentre Gørild  cerca l’Anna di Tolstoj – immensa icona tragica, continuamente rivisitata dal cinema e da tutte le arti – si rende conto che sta cercando la “sua” Anna  e in definitiva se stessa: pian piano, tra la vastità del territorio e l’immersione nella magia di una lingua sconosciuta, il suo equilibrio sui binari della sua esistenza e della memoria si fa instabile.

Il potere catartico del teatro, le parole immortali di Tolstoj (interpretato da Liam Neeson) riusciranno a liberarla dai ricordi traumatici del passato?

Un viaggio mozzafiato di 11.000 km, che da reale diventa anche metaforico e psicologico. Un viaggio negli abissi dell’anima umana, tanto complessa quanto delicata, tanto oscura quanto degna di luce, sempre in bilico tra il desiderio e il dolore, tra il sogno e la realtà, tra la terra e il cielo.

Gorild Mauseth e Tommaso Mottola al Biografilm Festival. Splendida coppia nella vita e nel lavoro.

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