Les Benjamins dalla magica Istanbul, punk’s Not Dead

Les Benjamins: dalla magica Istanbul, punk’s Not Dead.

Prima volta alla Milano Fashion Week il 17 gennaio 2016 per Les Benjamins, brand turco streetwear fondato da Bunyamin Aydin nel 2011 e rapidamente in crescita, presente in tutto il mondo con più di 250 boutique (come Harvey Nichols, Bloomingdales, Galeries Lafayette, La Rinascente, Soto Berlino, TheCorner.com) e amato già da tempo da varie Celebrities come Robert Downey Jr., Jared Leto, Cara Delevingne, Jourdan Dunn…  

Ad incantare il pubblico la mistica danza dei famosi dervisci rotanti, uno spettacolo emozionante e suggestivo, tra sufismo e arte. 

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Bunyamin Aydin nel creare il marchio si è ispirato alle idee e gli atteggiamenti di Les Jeunes Turcs‘, un gruppo di giovani intellettuali dissidenti, volti ad attuare riforme, che hanno dato vita al Comitato ‘Unione e Progresso’ al tempo dell’Impero Ottomano. Intrecciando sapientemente e all’insegna della contemporaneità il passato e il presente, le sue collezioni sono il frutto di uno sguardo unico e originale, che offre un sorprendente mix culturale nello spazio e nel tempo

Oriente e Occidente si incontrano e si sposano con naturalezza, 

così come è nell’anima intrinseca della sua terra straordinaria e dorata, in un microcosmo urbano, giovane e attualissimo che rimanda ai vari immaginari delle più forti sottoculture universalmente note, dal punk e post punk al dark all’universo hypster, oggi sempre più di tendenza, ma anche ad influenze della cultura hip hop. Outfit di grande impatto visivo, suggellati da preziosi dettagli artigianali, tra tecniche sartoriali e ricami tradizionali accostati con disinvoltura a modernissime stampe digitali. 

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Slip on ai piedi, leggings anche per l’uomo mi raccomando, felpone over che diventano tuniche orientali, chiodo in pelle nera, rivisitazione del pantalone alla turca, cappuccio alzato come si addice al dissidente, decorazioni artistiche bizantine accanto a volti di Icone dell’arte e non solo rilette con appassionata ironia, bomber in tessuto tecnico, capelli rosa e blu, crestone punk, piercing a gogo e tattoo mania, senza dimenticare la barbona, dettaglio hypster per eccellenza e l’occhio bistrato, adatto anche al bad boys che è in voi. Sguardo magnetico. 

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Tra glam e sfida che sfilano insieme, mi immagino questi volti così veri e potenti emergere come una nuova onda dirompente nella magica Istanbul raccontata da Orhan Pamuk, misteriosa, fumosa, antica e moderna, opulenta e decadente, labirintica e velata da quella particolare 

<<sensazione di tristezza, simile al vapore che comincia a muoversi sottile sulle acque dello  stretto nelle fredde e assolate mattine d’inverno>>

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PHOTO CREDITS: IMAXTREE.COM

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