My Generation con Michael Caine, di David Batty

My Generation di David Batty: un tuffo nella mitica Swinging London e nella sua straordinaria creatività che sconvolse ogni regola prestabilita:

dai Beatles a Twiggy, dal fotografo David Bailey a Marianne Faithfull, dai Rolling Stones alla stilista Mary Quant, creatrice della minigonna.

my generation film di david batty
MC Dalston 190, Michael Caine. Raymi Hero Productions 2017, Jeff Spicer

Largo ai giovani!: emblematica una dichiarazione di Yves Saint Laurent che disse:

<<Prima le figlie volevano assomigliare alle madri, ora è il contrario>>

Gli anni Sessanta sono sorprendenti e iconici come forse nessun’altra epoca: capaci di destare immediati entusiasmi ancora oggi, pieni di vita, di arte e di libertà, di giovinezza incontenibile che spezza le barriere rigide e precostituite di un società che necessariamente si apprestava a vivere una delle sue più intense metamorfosi.

La nuova generazione – anticonvenzionale, ribelle, piena di energia, non fa parte di una élite aristocratica lontana dalla realtà anzi… sono i giovani della working class – prende coscienza di sé ed è pronta per scombinare tutte le carte in tavola: la società, la moda, la musica, il cinema, lo stile di vita, l’arte… tutto si rivoluziona, spalancando le porte alla modernità.

my generation di david batty
DAVID BAILEY and JEAN SHRIMPTON 1963 ® GettyImages

<<Tutto era grigio e spento e noi volevamo colore…volevamo portare il colore a Londra. È stata la prima generazione ad avere avuto le potenzialità per lasciare un segno>>

Così l’attore premio Oscar® Michael Caine ci porta per mano nella mitica Swinging London alla riscoperta degli artisti che fecero grande quella stagione culturale, dai Beatles a Twiggy, nuovo modello femminile “grissino” dall’aria adolescente, dal sapore androgino, capelli corti e aria sbarazzina, scelta dalla stilista Mary Quant, per lanciare la minigonna, grande innovazione nella moda del decennio.

E non solo: dal fotografo David Bailey a Marianne Faithfull, dai Rolling Stones ai The Who, al titolo di un loro pezzo famosissimo del 1965, ed omonimo album, diventato inno generazionale del mod che distruggeva appunto ogni conformismo, si ispira infatti il titolo del film per raccontare con ritmo e immagini travolgenti una stagione creativa irripetibile.

My Generation, coinvolgente documentario, divertente e a tratti nostalgico, presentato Fuori Concorso a Venezia 74, racconta – tra ricordi personali e materiale d’archivio – una Londra in pieno fervore, in cui l’esplosione della cultura pop, la Beatlemania, la minigonna, la fame creativa, sono solo alcune delle innumerevoli sfaccettature di un fermento culturale globale, il cui apice è stato raggiunto nel ’68, che ha fatto crollare barriere altissime che sembravano insormontabili, muri che sembravano indistruttibili.

E che sì, ci ha portato fino a quello che siamo oggi. Nei cinema italiani dal 22 al 29 gennaio 2018, evento I WONDER STORIES.

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⇒ Qui per scoprire sale e orari: www.iwonderpictures.it/mygeneration/

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In copertina: TWIGGY, STANDING SEQUENCE STUDIO SHOOT 1966. GettyImages©courtesyIwonderpicture

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