Natalia Goncharova nella casa parigina di rue Jacques Callot 16, 1918- 1919 circa Mosca, Galleria Statale Tretyakov

Natalia Goncharova: avanguardista, poliedrica e anticonformista

Natalia Goncharova, è stata una straordinaria figura femminile delle avanguardie di primo Novecento.

Natalia Goncharova è stata celebrata a Firenze attraverso una grande retrospettiva che ha ripercorso la sua vita controcorrente e la sua produzione artistica a confronto con opere di celebri artisti che sono stati per lei punti di riferimento come Paul Gauguin, Henri Matisse, Pablo Picasso, Umberto Boccioni.

L’esposizione – a cura di Ludovica Sebregondi, Fondazione Palazzo Strozzi, Matthew Gale, Head of Displays e Natalia Sidlina, Curator, International Art, Tate Modern – ha esaltato la sua immensa poliedricità, essendo stata pittrice, costumista, illustratrice, grafica, scenografa, decoratrice, stilista, ma anche come attrice cinematografica, ballerina e performing artist ante litteram.

Natalia Goncharova (Governatorato di Tula 1881-Parigi 1962) ha esposto nelle più importanti mostre dell’avanguardia europea, tra Monaco, Berlino, Parigi e Londra, mentre a Mosca ha partecipato a performance in cui ha sfilato nella zona più elegante della città con il volto e il corpo dipinti con immagini e frasi destinate a scandalizzare i benpensanti.

Sfidando la pubblica morale è stata la prima donna ad aver esposto dipinti raffiguranti nudi femminili, e per questo accusata e processata. Per oltre cinquant’anni ha vissuto e lavorato insieme all’artista Mikhail Larionov in modo libero e aperto, arrivando al matrimonio solo negli ultimi anni di vita e solo per tutelare il comune lavoro.

Eroina dell’avanguardia russa, ha vissuto come esule a Parigi per continuare a lavorare senza costrizioni, dove dipinge, lavora per il teatro, la moda, la pubblicità, le riviste, e insegna, spesso ad allievi nordamericani. Crea scene e costumi per i Ballets Russes e riceve commissioni da case di moda parigine per disegni di tessuti e abiti da sera, pubblicati anche su «Vogue» e «Vanity Fair».

Attraverso la sua arte ha creato una fusione originale e potente di tradizione e innovazione, Oriente e Occidente, rendendo la propria opera un esempio unico di sperimentazione tra stili e generi artistici.

Natalia ha infatti unito in maniera fortemente personale elementi iconici della tradizione popolare e religiosa russa alle istanze dell’arte moderna occidentale, passando attraverso il periodo eroico del primo Novecento, quello della Grande guerra e della Parigi degli anni Venti: dal primitivismo di Gauguin e dal cromatismo di Matisse alla forza costruttrice di Picasso, fino al dinamismo di Boccioni e Balla.

«Questa donna trascina tutta Mosca e tutta San Pietroburgo dietro di sé; non si imita solo la sua opera, ma anche la sua personalità».
Serge Diaghilev, 1913

Come donna libera e indipendente può vantare un’infinita quantità di primati.

Natalia Goncharova: avanguardista, poliedrica e anticonformista

Solo per citarne alcuni: nel 1910 è stata la prima donna ad avere esposto dipinti di nudi in Russia,di conseguenza la prima donna a essere accusata di blasfemia (la polizia sequestrò i suoi nudi e lei venne processata), ma anche la prima donna a dipingersi il volto e il corpo nel corso di una performance che attraversò le strade di Mosca nel 1913 e -curiosità-prima donna a ballare il tiptap, nel primo film dell’avanguardia russa Dramma nel Cabaret futurista n. 13, in cui ha un ruolo centrale.

Natalia Goncharova: avanguardista, poliedrica e anticonformista
Mikhail Larionov primo a sinistra e Natalia Goncharova unica donna tra altri artisti alla mostra

Il percorso espositivo ha ospitato 130 opere, in prestito da importanti collezioni e istituti internazionali: da musei russi quali la Galleria Tretyakov di Mosca e il Museo Statale Russo di San Pietroburgo, e dalle collezioni della Tate, della National Gallery, della Estorick Collection e del Victoria and Albert Museum di Londra. Fondamentali anche i prestiti da istituzioni italiane come i milanesi Museo del Novecento e il Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco, oltre che dal Mart di Rovereto.

Oltre ai suoi dipinti più noti, fotografie d’epoca ne illustrano la biografia, mentre alcuni video introducono al suo mondo e alla sua epoca: la vita rurale e urbana russa prima della Rivoluzione, la religiosità ortodossa e l’affascinante ambiente dei Ballets Russes di Serge Diaghilev.

Il teatro le ha infatti assicurato rapidamente fama internazionale, grazie a scene e costumi di un esplosivo colorismo, che interpretano con grande vivacità l’animo russo, come quelli per il Coq d’or e l’Oiseau de feu. Anche l’allestimento della mostra rievoca le tinte forti, decise, che sono prerogativa di Natalia, utilizzando una rielaborazione grafica di motivi decorativi desunti dalle sue illustrazioni di libri, per un’immersione totale nella molteplice e spettacolare realtà dell’artista.

Natalia Goncharova: avanguardista, poliedrica e anticonformista
Natalia Goncharova “Modella (su sfondo blu)”, 1909-1910, olio su tela. Mosca, Galleria Statale Tretyakov. Lascito di A.K. Larionova Tomilina, Parigi 1989 ©Natalia Goncharova, by SIAE 2019
Alcuni costumi teatrali realizzati da Natalia Goncharov in mostra a Palazzo Strozzi, tra cui la Tunica da boiardo e copricapo a corona del Principe per il balletto Sadko, 1916, filo e nastro di metallo ritorto, rinforzo metallico, cotone, automatici e ganci metallici, perle artificiali. Londra, Victoria and Albert Museum. Dono della British Theatre Museum Association ©Victoria and AlbertMuseum, London ©Natalia Goncharova, by SIAE 2019

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Natalia Goncharova. Una donna e le avanguardie tra Gauguin, Matisse e Picasso
Dal 28 settembre 2019 fino al 12 gennaio 2020
Palazzo Strozzi
Firenze

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Photo credits: pagina Instagram @palazzostrozzi

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