©Jill Furmanovsky

Pink Floyd: il lato oscuro

Pink Floyd: il lato oscuro. La mostra a Bologna.

A Bologna sta suonando davvero una nuova musica in questi giorni, che senza ombra dubbio soddisferà chi ha sempre vivo l’istinto di sfamare la propria passione, non solo grazie a concerti ed eventi che molte realtà storiche e non di questa città propongono costantemente, ma anche con proposte culturali interessanti nelle più svariate sfumature, che si tratti di mostre, laboratori e cinema.

Vi abbiamo parlato qui ad esempio di un festival giovane e secondo noi imperdibile quale il Seeyousound, alla sua prima edizione sotto le Due Torri e ora vi consigliamo l’ultima (ma solo in ordine cronologico) delle ormai mitiche mostre della Ono Arte Contemporanea nota per il suo spazio molto cool sito in via Santa Margherita, comprensivo di lounge bar e libreria accuratamente selezionata che ospita presentazioni e incontri, e per le sue esposizioni incentrate sul mondo della musica, attraverso la fotografie di grandi nomi che hanno segnato l’immaginario con i loro scatti iconici.

Pink Floyd ©Colin Prime

“Pink Floyd: il lato oscuro” ripercorre in 40 immagine la carriera di uno dei gruppi più amati della storia della musica attraverso le immagini di Storm Thorgerson, artista grafico che ha contribuito a creare l’identità visiva della band, Jill Furmanovsky, una delle fotografe britanniche più importanti nel mondo del rock, Colin Prime e Baron Wolman:

in un momento in cui Londra è in grande fermento – è Swinging, come scrive il Times nel 1966, anzi più esattamente è in continuo movimento ma nello stesso tempo fissa al centro del mondo, grazie alla rivoluzione culturale giovanile, alle innovazioni che rompono con il passato, alla moda e alla musica intrecciate tra loro con punte di effervescenza forse inarrivabile (siamo all’apice della Beatlesmania), alle arti – nasce un nuovo gruppo fondato da un ragazzo di Cambridge chiamato Syd Barrett, amante della pittura e dei nonsense.

La musica era per lui un interesse marginale fino ai 14 anni, quando tutto intorno era un fiorire di gruppi che suonavano un genere chiamato skiffle, una sorta di rock and roll primordiale con varie influenze, che lo spinse a prendere in mano uno strumento musicale.

Tra la scuola d’arte e i primi gruppi nei quali suonò, Syd iniziò a comporre, spesso sotto l’effetto di droghe- stava dilagando in quel periodo l’uso dell’LSD- canzoni con riferimenti alle sue passioni. In quel periodo incontra Roger Waters, aspirante musicista, il quale in seguito introdurrà gli altri futuri membri del gruppo, Mason e Wright.

Pink Floyd © Colin Prime

Nel 1965 nascono ufficialmente i Pink Floyd. La follia creativa,di Barrett a quel punto, è tale che la critica e gli addetti ai lavori iniziano ad interessarsi a quel nuovo fenomeno musicale il cui nome, inventato da Barrett, unisce i nomi di battesimo dei bluesman Pink Anderson e Floyd “Dipper boy” Council.

Se l’utilizzo massiccio di droghe aiuta Barrett a produrre la sua miglior musica, allo stesso tempo dà il via ad un processo di alienazione da tutto che lo avrebbe, nel giro di pochi anni, allontanato sia dal gruppo che aveva fondato, che dalla vita sociale: infatti seppure geniale nello scrivere canzoni, in uno studio di registrazione, diventava scarsamente professionale e collaborativo.

Nel 1968 sarà il suo amico di infanzia David Gilmour a sostituirlo e Waters prese la guida della band rendendo la loro musica  accessibile ad un pubblico più vasto e occupando di diritto un posto fondamentale nella storia del rock.

Un altro grande protagonista della storia Pink Floyd è stato Storm Thorgerson, fotografo e graphic designer co-fondatore nel 1968 dello Studio Hypgnosis, studio che ha realizzato le copertine più iconiche e memorabili del gruppo.

Thorgerson ha saputo catturare l’essenza della loro musica dando vita ad una collaborazione praticamente simbiotica e creando immagini memorabili. Le foto di Furmanovsky e Prime invece mostrano il gruppo al pieno del suo splendore, mentre quelle di Baron Wolman immortalano i Pink Floyd, con ancora Syd Barrett, a San Francisco, durante il loro primo tour americano nel 1967.

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“Pink Floyd: il lato oscuro”
26 settembre – 30 novembre 2019
via Santa Margherita 10
Bologna

Ingresso libero

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