POP THERAPY. Lo spirito rivoluzionario delle figurine Fiorucci

A Modena una mostra rende omaggio al genio eclettico di Elio Fiorucci attraverso l’album di figurine Fiorucci Stickers, pubblicato dalle Edizioni Panini nel 1984, che riscosse uno straordinario successo con oltre 25 milioni di bustine vendute e riassume la storia grafica della maison milanese.

Fino al 25 agosto 2019 il Museo della Figurina di Modena rende omaggio al genio eclettico di Elio Fiorucci (1935-2015), creativo, pioniere dei moderni influencer e molto altro ancora.

L’esposizione, dal titolo POP THERAPY. Lo spirito rivoluzionario delle figurine Fiorucci, curata da Diana Baldon, direttrice di FONDAZIONE MODENA ARTI VISIVE e Francesca Fontana, curatrice del Museo della Figurina, indaga il ‘fenomeno Fiorucci’ attraverso 200 figurine che compongono l’album Fiorucci Stickers, pubblicato nel 1984 dalle Edizioni Panini e riassume l’immagine grafica della casa di moda milanese conosciuta in tutto il mondo. Già dalla confezione, l’album si presenta in modo assolutamente innovativo: non una pubblicazione sfogliabile ma un raccoglitore di colore rosa fucsia e giallo fluo, richiudibile mediante un bottone calamitato, al cui interno si trovano 28 schede mobili su cui attaccare le figurine. La flessibilità che lo caratterizza è strumentale per consentire all’utente di esprimere la propria creatività e mettere alla prova la propria fantasia.

All’epoca della pubblicazione, le figurine erano considerate veri e propri oggetti di design, utilizzabili per decorare diari, motorini, ante di armadi, uno dei tanti linguaggi espressivi con cui si esprimeva la cosiddetta ‘Fioruccimania’.

Una vera e propria opera in stile Fiorucci che ebbe uno straordinario successo, con oltre 25 milioni di bustine vendute, pari a 105 milioni di figurine, ed è stato uno dei rari esempi di recupero del ruolo pubblicitario della figurina.

Il percorso espositivo, organizzato in sezioni, ricalca la divisione tematica dell’album. Fiorucci Story propone alcune delle immagini più iconiche del marchio, dai celebri candidi angioletti elaborati dal grafico Italo Lupi nel 1970, alle sfrontate e provocanti campagne pubblicitarie incentrate sulla nudità del corpo femminile concepita da fotografi e grafici come Oliviero Toscani e Augusto Vignali. Electron rivela dischi volanti, circuiti, robot, videogames che sembrano fuoriusciti dal canale televisivo MTV; Pin Up propone gli stereotipi di donne sensuali e ammiccanti “made in USA”; Dance è un compendio della storia del ballo; Romance è incentrato sull’amore e la passione, con citazioni di vecchi film e fumetti rivisitati in chiave pop; Swim, infine, celebra la vita in spiaggia e i costumi da bagno.

La mostra si conclude con una sezione dedicata ai negozi Fiorucci, la cui realizzazione era generalmente affidata a importanti architetti e designer quali Amalia Del Ponte, Ettore Sottsass, Michele De Lucchi, Franco Marabelli e Andrea Branzi. Sono esposti studi e progetti degli spazi e dell’arredamento, nonché alcune fotografie dei punti vendita, tutti provenienti dallo CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma.

La rassegna è arricchita da una selezione di oggetti quali abiti, accessori, scatole in latta e riviste d’epoca concessi in prestito da collezionisti privati.

Accompagna la rassegna un’installazione di Ludovica Gioscia (Roma, 1977) artista romana la cui pratica artistica è fortemente influenzata dai linguaggi espressivi della cultura e società degli anni ’80.

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POP THERAPY. Lo spirito rivoluzionario delle figurine Fiorucci
Dal 17 giugno al 25 agosto 2019
Museo della Figurina, Palazzo Santa Margherita (corso Canalgrande 103), Modena.
⇒ Orari di apertura (dal 9 marzo al 16 giugno 2019): mercoledì-venerdì: 11-13 / 16-19. Sabato, domenica e festivi: 11-19. Giovedì-domenica 17-22
⇒ Ingresso: Intero: €6 | Ridotto: €4
⇒ Informazioni: tel. +39 059 2032919 | www.fmav.org

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Photo credits: Fiorucci Stickers, 1984 Panini, Modena Dall’album per la raccolta di 200 figurine. Courtesy Comune di Modena, Museo della Figurina – FONDAZIONE MODENA ARTI VISIVE

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