Sonia Rykiel, un omaggio alla Regina del tricot

Omaggio a Sonia Rykiel, geniale Regina del tricot, scomparsa il 25 agosto 2016 a 86 anni.

Sonia Rykiel era una intraprendente bohémienne sempre fedele a se stessa, che amava cambiare le regole del gioco e andare controcorrente. Una donna straordinaria, creativa affascinante e libera, che ha tradotto in volumi, tessuti e colori lo stile di vita della Rive Gauche, tanto da contribuire a creare il nostro immaginario sulla inimitabile allure parigina di ispirazione intellettuale/impegnata ma comunque femminile e chic.

Una fashion designer che ha amato profondamente il corpo femminile in tutte le sue sfaccettature, tanto da affermare che sono gli abiti che devono adattarsi alla donna e non il contrario. Una delle prime a scucire e scombinare e nello stesso tempo a combinare la moda con la cultura e l’arte, in una sorta di <<cultural soup>>.

Amante del teatro, dell’arte (conquistò anche Andy Warhol), della letteratura (lei stessa ha scritto nove romanzi) e del linguaggio – senza dimenticare il cioccolato! – inventò addirittura un nuovo termine: démodè.

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Sonia Rykiel prima Flis nasce a Parigi nel 1930 da famiglia di origini russo-rumene e appena diciassettenne inizia a lavorare nel mondo della moda come vetrinista in un laboratorio tessile. Le sue prime creazioni risalgono all’inizio degli anni Sessanta, quando incinta di Sam Rykiel, proprietario della boutique Laura, non riesce a trovare abiti adatti e nello stesso tempo comodi ma belli.

Fin da subito utilizza la lana, elevata a filato degno di avere un posto d’onore nel mondo della moda al pari degli altri tessuti, realizzando così i primi celebri maglioni, che sarebbero diventati in seguito il suo cavallo di battaglia, i poor boy sweater, molto amati anche da Audrey Hepburn. La consacrazione definitiva al successo arriva con la cover su Elle France del 1963 in cui la famosa cantante e attrice Françoise Hardy indossa uno dei suoi dolcevita a righe, rigorosamente “a pelle.”

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Françoise Hardy wears a Sonia Rykiel sweater on the cover of Elle France, December 13 (1963)

Nel pieno delle contestazioni studentesche del ’68, in un quartiere molto attivo e in fermento, in anni decisivi per il contesto socio-culturale e politico, Sonia apre la sua prima boutique in Rue de Grenelle 6: è forse il primo esempio di concept store, che oggi è così in voga anche se non sempre con risultati interessanti.

Lì sulla Rive Gauche, non si trovano solo originali abiti e accessori, perfetti per la vita di ogni giorno ma anche davvero deliziosi e insieme si offre “uno stile di vita”, una atteggiamento, un pensiero, una filosofia. E tanti, tanti libri accanto a cappotti e maglioni in vetrina (è noto il suo amore per la letteratura e per le parole, infatti nei primi anni ’70 ecco che arrivano i capi con slogan e logo, di nuovo oggi molto trendy).

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Sonia Rykiel in the stairway of the boutique at 6 rue de Grenelle in 1968 © Sonia Rykiel

“I myself pose upon the staircase of the Rue de Grenelle. […] The pose is androgynous, legs apart, quite unthinkable but six months ago”

(Vogue, May 1998)

Nel corso degli anni ’70 in totale libertà inventò il concetto di Démodé, termine nato dalla contrazione di déconstruction e mode, ossia abiti indossati in modo fluido e libero per il proprio corpo, senza costrizioni e non seguendo i diktat imposti dalla moda, scatenando così una piccola rivoluzione nel modo di percepire la donna e il proprio aspetto fisico insieme alle proprie esigenze.

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Presentation of Spring Summer 1977, collection in the boutique © Sonia Rykiel. Photographer Didier Desta
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Sonia Rykiel con Andy Warhol (1986)

E sempre in incredibile ascesa, dopo aver realizzato le linee bambino, uomo, beauty e homeware, nel 1989 nasce la linea Rykiel con la direzione creativa della figlia Nathalie Rykiel, rinominata nel 1999 Sonia By Sonia Rykiel, che rivisita in chiave contemporanea i codici della Maison, attraverso forme più libere e prezzi più accessibili.

Nel 1990 l’apertura di un nuovo curatissimo “Flagship Store” nel cuore di Saint-Germain-des-Prés, quartiere frequentato da artisti e scrittori, a due passi dal famoso Café de Flore, dalla libreria L’Ecume des Pages e dalla Sorbonne, lasciando ancora una volta il segno attraverso il suo consueto mix di cultura e moda, o meglio “cultural soup”, come amava definirla.

Sonia Rykiel Campaign, photographed by Dominique Issermann, in Vogue (1985)
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Sonia Rykiel, Ready to wear fashion show, Autumn/Winter 1993 collection
Capsule collection Sonia Rykiel per H&M (2009)
Sonia Rykiel, autunno inverno 2010/2011

.<<È la donna che anima l’abito. Non può essere il contrario. La provocazione è la donna, mai quello che indossa>>

.<< Lo stile è una linea, un colore, uno sguardo sulle cose. È mistero>>

(Sonia Rykiel)

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Sonia Rykiel Fall Winter 2016. Ad Campaign featuring Grace Hartzel and Matilda Dods shot by Glen Luchford
Sonia Rykiel Spring Summer 2016.  Ad Campaign, featuring Georgia May Jagger and Elisabeth Jagger, shot by Juergen Teller

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Il nero e il rosa, le righe, il tricot, le paillettes e gli strass, i baschi, i pantaloni senza orlo, le piume, i morbidi abiti a maglia, comodi e divertenti ma anche sensuali:

questi sono solo alcuni dei tratti essenziali dello stile unico e sempre coerente della Rossa dalla chioma fiabesca più famosa del fashion system, che ha cambiato le regole di un mondo rigido da certi punti di vista, non tradendo mai se stessa e non omologandosi. Una donna autentica, che ha ancora molto da insegnarci.

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Look 30: Jean Paul Gaultier
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Look 29: Christian Lacroix
Look 26: Martin Margiela
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Look 14: Karl Lagerfeld per Chanel
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Look 11: Stella McCartney
Look 25: Riccardo Tisci pour Givenchy

Scomparsa il 25 agosto a 86 anni per le conseguenze del morbo di Parkinson (scoperto nel 1996 e tenuto prima segreto, poi raccontato nel libro N’oubliez Pas Que Je Joue- Non dimenticate che io gioco, 2012), è stata celebrata dal Presidente François Hollande con queste parole:

<<Era una donna libera, una pioniera che ha saputo tracciare il suo percorso. Ha inventato non solo una moda, ma anche un atteggiamento, un modo di vivere e di essere e ha dato la libertà di movimento alle donne>>

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Photo credits: in copertina, Sonia Rykiel by Dominique Issermann, 1980 2.Pagina Facebook Sonia Rykiel Look 30-11: 2008 SONIA RYKIEL CELEBRATES 40TH ANNIVERSARY, 30 preeminent designers pay homage to Madame Rykiel, each designing their own vision of the Rykiel woman. Photo: Spring-Summer 2009 Fashion Show Collection © Sonia Rykiel, photographer Frédérique Dumoulin. Looks Jean Paul Gaultier, Christian Lacroix, Martin Margiela, Riccardo Tisci for Givenchy, Karl Lagerfeld for Chanel, Stella McCartney.

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