Speciale Biografilm 2016: Porno & Libertà

Sesso e utopia negli anni Settanta in Italia. Un gruppo di ribelli contro i tabù per la liberazione.

Speciale Biografilm 2016: #vistipervoi 

Se per Andy Warhol  il sesso è più eccitante sullo schermo e tra le pagine che tra le lenzuola  e per Woody Allen il sesso senza amore è un’esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è la migliore, per Ennio Flaiano non c’è peggior pornografia di quella sentimentale, anche se poi  la pornografia è noiosa perché fa del pettegolezzo su un mistero: insomma ognuno dice la sua in merito ad un tema che, dobbiamo ammettere, è sempre hot, anche oggi che la nostra complessa civiltà digitale e il cambiamento notevole della percezione del senso del pudore  hanno comportato un dilagare di filmati, immagini e atteggiamenti di ogni sorta – si è parlato a più riprese di porno di massa, che a vari livelli influenza e suggestiona  molteplici aspetti della nostra vita e cultura – e non solo con l’avvento di Pornhub. 

Porno sì/Porno no?: il dibattito è quasi sempre acceso e oscillante tra due poli, bacchettoni Vs Transgressive, con qualche sfumatura di grigio : ) nel mezzo, del tipo non sono bigotta anzi ma comunque l’hard non mi garba, sì all’erotismo no alla pornografia, porno con parsimonia ci sta e via dicendo.

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Qualche anno fa (2010) uscì per Ponte alle Grazie un originale libro, che pure suscitò grandi discussioni, di Simone Regazzoni – docente universitario, filosofo e allievo di Jacques Derrida  Pornosofia, filosofia del pop porno” in cui Emmanuel Lévinas e Slavoj Zizek, grandi maestri del pensiero contemporaneo vengono posti accanto a Rocco Siffredi e Moana Pozzi:

il porno diviene oggetto di riflessione filosofica e alla fine “guardare film hard può essere un ottimo pretesto per fare cose perverse, come scrivere un libro di filosofia”. 

3- LIBRO

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Mentre lo scorso gennaio,  nell’ambito della retrospettiva dedicata al cinema di Pasolini nel quarantennale della morte, il nostro fiore all’occhiello ossia la Cineteca di Bologna, ha ufficialmente sdoganato il cinema d’autore a luci rosse con un breve viaggio nella Golden Age del porno anni Settanta (qui per saperne di più) previsto nei giorni di ArteFiera 2016 ed inserito nell’ INTEGRALE PASOLINI. PARTE III: EROTISMO, EVERSIONE, MERCE.

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All’inizio degli anni Settanta infatti, contro un presente di conformismo e massificazione, P.P.P. reagì con i film della Trilogia della vita (Il Decameron, I racconti di Canterbury e Il fiore delle mille e una notte) rievocando il mito di un passato popolare dominato dalla carnalità, anche se in seguito abiurò, considerandone la mercificazione. 

2-Il-fiore-delle-mille-e-una-notte,-Pier-Paolo-PasoliniIl fiore delle mille e una notte, Pier Paolo Pasolini

In anteprima sabato 11 giugno 2016 al Biografilm 2016 è stato presentato l’attesissimo doc PORNO & LIBERTÀ (Porn to be Free), scritto e diretto da Carmine Amoroso, produzione indipendente soggetta anche ad una campagna di crowdfunding e al centro di numerose polemiche fin dalla sua gestazione: un progetto frutto di quasi quattro anni di ricerca, girato in più formati – dalla Canon C300 all’Iphone 4 – con decine di interviste e con l’utilizzo di un ricchissimo materiale inedito di repertorio, spaziando fra le epoche e le diverse tecnologie, 35mm, super8 privati, amatoriali, centinaia di foto e materiali sonori. 

4-PORNO-&-LIBERTaÔòá+ç_nella-foto_Ilona-Staller_ph-Archivio-Riccardo-SchicchiNella foto: Ilona Staller (Ph. Archivio Riccardo Schicchi)

Un viaggio verso l’utopia insieme ad un gruppo di ribelli ironici e dissacranti, che sognava un mondo più libero e più felice,

ma anche l’occasione per riflettere su un periodo storico di grandi mutamenti e di trasformazioni in cui la pornografia, con la sua forza dissacratoria, diventa uno strumento di lotta e di liberazione assurgendo a vero e proprio linguaggio: dalla letteratura, al cinema, dal fumetto alle arti visive.

5--PORNO-&-LIBERTaÔòá+ç_illustrazione-di-Riccardo-Filippo-ScozzariIllustrazione di Riccardo Filippo Scozzari

Nell’Italia degli anni Settanta in un Paese ancora prigioniero dell’ipocrisia cattolica sul sesso, questo gruppo di ribelli, intrecciandosi con le rivendicazioni dei movimenti giovanili di quegli anni, inizia una battaglia contro la censura e il comune senso del pudore attraverso l’arma della pornografia, con l’intenzione di sfondare il perbenismo borghese e cattolico e sconfiggere sensi di colpa e tabù che avevano soffocato il sesso e l’amore: insieme fecero tremare la chiesa, la politica e le istituzioni.

Ecco quindi l’italiano Lasse Braun, nome d’arte di Alberto Ferro, che inventò, lanciò e sdoganò la cultura del porno: definito il “Re della Sex Revolution, è stato un vero e proprio militante, impegnato nella liberalizzazione della pornografia, infatti nel 1969 fu uno dei fautori dell’abolizione del reato di “oltraggio al pudore” in Danimarca, prima nazione al mondo a cancellare tale crimine segnando l’inizio di un processo irreversibile e nel 1974 fu il primo regista a portare un film porno – “French Blue” al Festival di Cannes.

6--PORNO-&-LIBERTaÔòá+ç_immagine-dal-film-Body-Love-di-Lasse-Braun_1Immagine dal film Body Love di Lasse Braun
 

Altro grande protagonista, il “Che Guevara del Porno” Riccardo Schicchi, scomparso nel 2012: se ne ripercorre l’ascesa fin dagli esordi come fotografo (realizzava all’inizio reportage di guerra), maestro di provocazioni e trasgressioni, perfetto manager fondatore dell’agenzia Diva Futura nel 1983, è stato il protagonista assoluto della pornografia italiana di quegli anni. Per lungo tempo ha lottato in prima linea contro la censura per la libertà sessuale in un’Italia cattolica e moralista, sghettizzando la pornografia, sino a farla diventare un prodotto di largo consumo.

Decine di volte denunciato processato e condannato, ha scoperto e inventato vere e proprie icone mediatiche dalla celebre Star di origine ungherese Cicciolina (e finalmente diamo risposta a due grandi domande, ossia perché si faceva chiamare così e come ha iniziato ad indossare la celebra fascetta per la fronte stile figlia dei fiori, che è sempre stato il suo tratto stilistico distintivo-oltre al peluche  in braccio) a Moana Pozzi, a Eva Henger (con la quale è stato sposato), passando per Rocco Siffredi che lo ricorda con grande stima e dedizione – “è stato un genio del porno italiano” – affermando che a lui deve tutto. 

E’ stato sempre Schicchi inoltre a fare il colpaccio di portare in Parlamento nel 1987 la sua creatura, Ilona Staller (ossia la Cicciolina di cui sopra) nelle fila del Partito Radicale. 

Porno-Liberta-Biografilm-2016Da sinistra: Ilona Staller e Riccardo Schicchi + Ilona Staller + Riccardo Schicchi (tutte le foto sono dell'Archivio Riccardo Schicchi)

Ma troviamo anche le testimonianze di intellettuali, artisti, filosofi, da Judith Malina al Living Theatre, dai cartoni animati di Siné di Charlie Hebdo a Vincenzo Sparagna di Frigidaire, e poi Filippo Scozzari, Suor Dentona, Andrea Pazienza, Giuliana Gamba – la prima donna regista in Europa a realizzare film hard sotto lo pseudonimo di Therese Dunn divenendo emblema del porno-femminismo, oggi impegnata in documentari politici – Helena Velena  scrittrice, filosofa, produttrice discografica, attiva fin dal Movimento del ‘77 a Bologna è stata voce e dj di Radio Alice e protagonista del movimento punk, interessante voce della controcultura italiana e del movimento cyberpunk e transgender – Mario Mieli, la scrittrice Lidia Ravera e il suo “Porci con le ali”, Marco Pannella, Il Parco Lambro.

11-PORNO-&-LIBERTaÔòá+ç_foto-di-Riccardo-Schicchi_ph-Archivio-Riccardo-Schicchi_2Foto di Riccardo Schicchi (Ph. Archivio Riccardo Schicchi)

PORNO & LIBERTÀ vuole evidenziare come  la pornografia sia stata un’arma di cambiamento e di lotta sociale e politica che ha fatto dell’Italia un Paese all’avanguardia rispetto a uno dei fenomeni più importanti e pervasivi della cultura contemporanea, tanto da far impallidire i vari Larry Flynt e Linda Lovelace d’oltreoceano. 

<<Stiamo vivendo in un’epoca di neo puritanesimo ed è per questo che mi premeva raccontare la storia incredibile e poco conosciuta di un gruppo di provocatori che negli anni Settanta hanno condiviso con coraggio una visione della pornografia come espressione politica. Che per primi hanno capito il senso liberatorio della pornografia e la sua potenzialità come elemento di rottura delle convenzioni. Che attraverso la pornografia hanno lottato per la nostra libertà sessuale e contro la censura. Persone che credevano negli eccessi come mezzo per raggiungere una dimensione più profonda. Rivoluzionari e sognatori, rimossi e condannati dalla società e dalla cultura ufficiale. Sono convinto che la pornografia, oggi più che mai, vada difesa dagli oscurantismi politici e religiosi e meriti un’analisi approfondita per il suo ruolo e significato sociale nella cultura contemporanea>>

(Note di regia di Carmine Amoroso)

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Sezione CONTEMPORARY LIVES
Prossime proiezioni: giovedì 16 giugno 2016, sabato 18 giugno –  ore 00:00
CINEMA LUMIÈRE
Bologna (Bo)

E poi: 23 giugno 2016 – ore 20:30
CINEMA QUATTRO FONTANE
Roma (Ro)

Dal 24 giugno 2016 in sala