Mumbai, India, 1996 ® Steve McCurry

Steve McCurry, Icons and Women, la retrospettiva

Inedita declinazione al femminile per una ricca ed emozionante retrospettiva dedicata a Steve McCurry, uno dei più grandi maestri del reportage e della fotografia contemporanea. 

«Ho imparato a essere paziente. Se aspetti abbastanza, le persone dimenticano la macchina fotografica e la loro anima comincia a librarsi verso di te»

(Steve Mc Curry) 

Per Steve McCurry bastano davvero poche parole, perché il suo lavoro è talmente famoso a livello internazionale, che anche chi non ama particolarmente la fotografia o l’arte ha in mente almeno una delle sue immagini.

Questo perché lui è davvero uno dei più grandi maestri della fotografia contemporanea universalmente riconosciuti, che con il suo sguardo e il modo di interpretare il nostro tempo con i suoi sconvolgimenti, le sue emozioni e purtroppo anche le sue atrocità, ci ha regalato delle vere e proprio icone che fanno parte a pieno titolo del nostro immaginario, a partire dal celeberrimo ritratto di Sharbat Gula, uno dei più potenti mai realizzati prima.

Steve McCurry, Icons and Women, la retrospettiva
Tibet, 2000 © Steve McCurry

La nuova rassegna a Forlì, curata da Biba Giacchetti e composta da oltre 180 opere, si snoda intorno a due grandi filoni: “Icons and Women”, ossia

un viaggio suggestivo attraverso una straordinaria galleria di ritratti e altre foto di lavori recenti

– alcune non ancora pubblicate nei suoi numerosi libri – che a poco a poco si raccoglie in un universo pienamente femminile, il quale ci viene incontro con i suoi sguardi e ci coinvolge con la sua dimensione collettiva, in una sorta di girotondo dove si mescolano età, culture, etnie, che McCurry ha saputo cogliere con straordinaria intensità. 

Ritroviamo le grandi Icone, 50 fotografie che raccontano con forza i grandi temi privilegiati nella sua lunga carriera: le guerre, le calamità, i profughi, le etnie in via di sparizione, l’India, la Birmania, l’Afghanistan, gli sconfinati paesaggi naturali, il buddismo e la spiritualità. 

Steve McCurry, Icons and Women, la retrospettivaAgra, India, 1983 ® Steve McCurry

Steve McCurry, Icons and Women, la retrospettivaWeligama, Sri Lanka, 1995 ® Steve McCurry

Il secondo filone è dedicato alla Donna, tema di drammatica attualità in tutti i paesi del mondo: un racconto a tutto tondo, che asserisce i principi imprescindibili della dignità e del rispetto, dai burqa dell’Afghanistan ai volti guerrieri del Mali, da personaggi influenti come Aung San Su Kye, alle monache buddiste, ai molti ritratti delle giovani nomadi delle più diverse etnie, agli intensi volti di indiane, cinesi, africane e cubane, fino all’incontro finale con gli occhi indimenticabili di Sharbat Gula, nel campo profughi di Peshawar, ritratto diventato ormai un’ icona assoluta della fotografia mondiale, ma anche un simbolo della speranza di pace, che sembra impossibile in un mondo agitato da guerre ed esodi di massa. 

Esposto insieme ad altri due scatti, uno inedito ed uno realizzato da Steve McCurry a distanza di oltre 17 anni, dopo averla finalmente ritrovata, come documentato nel video di National Geographic proiettato in mostra.

Hong Kong, China, 1984 © Steve McCurry

Steve McCurry, Icons and Women, la retrospettivaRangoon, Burma (Myanmar), 1995 © Steve McCurry

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STEVE McCURRY, Icons and women
Musei San Domenico
Piazza Guido da Montefeltro 12
Forlì
Fino al 10 Gennaio 2016
Info: mostrastevemccurry.it

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