Missoni “Collezione Donna Primavera / Estate” 1987, completo di maglia Raschel in cotone con fascia elasticizzata, orecchini e bracciali in metallo verniciato. Foto Giovanni Gastel, courtesy Enrico Astuni

Vado al massimo. Cronache dall’Italia postmoderna in mostra a Bologna

Vado al massimo. Cronache dall’Italia postmoderna: i mitici anni Ottanta in mostra a Bologna.

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Alla Galleria Enrico Astuni di Bologna è possibile visitare fino al 30 settembre 2020 una interessantissima mostra curata da Luca Beatrice sui mitici anni Ottanta: Vado al massimo. Cronache dall’Italia postmoderna.

Il progetto, che cita nel titolo Vasco e Tondelli,  è frutto di un lungo lavoro di ricerca che a causa della situazione di emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 ha dovuto necessariamente interrogarsi e cambiare più volte prospettiva: nonostante ciò ha resistito e con grande entusiasmo è stato presentato come prima mostra della ripartenza.

La riflessione sugli anni Ottanta, quarant’anni dopo, prende spunto proprio dall’energia sparata al massimo dai venti-trentenni di allora, la voglia di cambiare marcia e imporre una nuova idea di cultura giovane che non a caso ci consegnerà uno dei decenni creativamente più interessanti del secondo novecento.

Nel 1980 a Venezia, la Biennale d’arte inaugura finalmente una sezione dedicata ai giovani artisti. Ad “Aperto ‘80”, curata da Achille Bonito Oliva e Harald Szeeman, il primo palcoscenico internazionale per i giovani che hanno riscoperto la pittura. E sempre nel 1980, varata la prima Biennale di Architettura, che segna il definitivo approdo all’era postmoderna: un nuovo rapporto con la storia, la tradizione, la fine anticipata delle grandi ideologie.

E’ un’Italia nuova, che esporta design, moda e ristoranti in America, dove termina la lunga stagione del duopolio DC-PCI ; nascono le tv private e MTV, la Nazionale azzurra vince i mondiali di calcio nel 1982 e il nostro diventa il campionato più bello del mondo, dove giocano Maradona e Platini, Falcao e Zico.

In questo clima l’arte attraversa una stagione esaltante, in un continuo rimescolamento dei linguaggi tra alto e basso, discipline accademiche e nuove forme di comunicazione.

In mostra sono stati selezionati diciotto artisti italiani attivi negli anni Ottanta, tra i quali Missoni, come rappresentante esemplare della moda italiana, che proprio in questo decennio si consacrò ufficialmente a livello internazionale, la fotografia pubblicitaria di Oliviero Toscani, il design e l’architettura di Massimo Iosa Ghini e Riccardo Dalisi, senza privilegiare una sola linea o un linguaggio particolare, cercando piuttosto di riproporre la molteplicità di allora, per uno sguardo orizzontale, libero, disinvolto, evitando però l’operazione revival nostalgica.

Lo sguardo sul decennio continua con l’analisi di alcuni artisti emersi nella seconda parte degli anni Ottanta,con una maggior frammentazione delle esperienze sul territorio: Stefano Arienti da Milano, Cuoghi Corsello e Maurizio Cattelan (provvisoriamente) da Bologna, Daniela De Lorenzo da Firenze. Il loro lavoro rappresenta il transito verso il Duemila, mentre si consumano nuove rivoluzioni – la caduta del Muro di Berlino, la fine dei regimi comunisti, l’invenzione del web. Ma a quel punto arriviamo al 1989 e sarà una storia diversa, tutta da scrivere.

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Galleria Enrico Astuni
Via Iacopo Barozzi 3
Bologna
+39 051 4211132 / +39 051 4211
Galleria e uffici: lunedì – venerdi 9:00 – 13:00 / 15:00 – 19:00; sabato e domenica su appuntamento
www.galleriaastuni.net

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