Turner di Mike Leigh. L’ultimo periodo del pittore William Turner

Turner di Mike Leigh. L’ultimo quarto di secolo della vita del pittore William Turner.

.

“Alla fine del secolo scorso, quando è uscito Topsy-Turvy – Sotto-sopra, ho scritto che era “un film su tutti quelli come noi, che soffrono e si dannano per fare ridere gli altri”

“Ora ho di nuovo girato la macchina da presa per puntarla su di noi – noi che cerchiamo di essere artisti, con tutta la fatica che questo comporta. Ma far ridere la gente è una cosa; toccarla nel profondo e farle cogliere la sublime bellezza e insieme la spaventosa tragedia dell’essere vivi a questo mondo, be’, è tutt’altra cosa. E per quanto possiamo provarci, pochi di noi ci riescono”

“Turner c’è riuscito, però. E’ stato un gigante tra gli artisti del suo tempo: risoluto e intransigente, straordinariamente prolifico, rivoluzionario nel suo approccio, abile nella tecnica, visionario e lungimirante”

“Eppure, l’uomo Turner era eccentrico, anarchico, vulnerabile, imperfetto, inaffidabile e a volte rozzo. Poteva essere falso, egoista e cattivo, ma anche generoso, appassionato e capace di slanci poetici”

“TURNER è un film che parla del rapporto difficile e conflittuale tra un comune mortale e la sua arte eterna, tra la sua fragilità e la sua forza. Ed è anche un tentativo di ripercorrere i drammatici eventi che hanno segnato l’ultimo quarto di secolo della sua vita e del suo paese”

(Mike Leigh)

Turner di Mike Leigh. L’ultimo periodo del pittore William Turner

In sala dal 29 gennaio, il biopic su uno dei più grandi artisti di tutti i tempi: candidato a quattro premi Oscar (fotografia, scenografia, colonna sonora originale e costumi), Turner racconta l’ultimo quarto di secolo della vita di J.M.William Turner, uomo risoluto, temperamentoso, intransigente, e viaggiatore instancabile, interpretato da Timothy Spall, premiato a Cannes 2014 come Migliore attore protagonista (al momento al quinto film con Mike Leigh e noto al grande pubblico  soprattutto per il suo ruolo di Peter Minus Codaliscia nella serie di Harry Potter).

Profondamente colpito e scosso dalla morte del padre William – un ex-barbiere, che gli fa anche da assistente – il pittore si lega una vedova che gestice una pensione sul mare, la signora Booth, ed è costantemente assillato da una sua ex amante, Sarah Danby, da cui ha avuto due figlie illegittime, Evelina e Georgiana,  ormai adulte, di cui si ostina a negare l’esistenza.

E’ spesso ospite dell’aristocrazia terriera, frequenta un bordello, è affascinato dalla scienza, dalla fotografia e dalla ferrovia, è un membro anarchico ma stimato della Royal Academy of Arts, e un bel giorno si fa legare all’albero maestro di una nave per dipingere una tempesta di neve. E’ celebrato da alcuni e vilipeso da altri. Rifiuta un’offerta di centomila sterline da un milionario che vuole acquistare tutte le sue opere, preferendo lasciarle in eredità allo Stato inglese, benché la regina Vittoria lo detesti.

Per tutto questo tempo inoltre, è amato dalla sua devota governante, Hannah, che Turner non ricambia e usa solo per soddisfare i suoi appetiti sessuali, senza mai mostrare per lei alcun vero interesse o riguardo. Finirà per condurre una doppia vita, convivendo in incognito con la signora Booth a Chelsea, dove morirà nel 1851, senza che Hannah lo venga mai a sapere fino alla fine.

Famoso come il pittore della luce, nato nel 1775 – e cresciuto – nel centro di Londra, ma molto legato anche a Margate, una cittadina sulla costa del Kent, di cui adorava la luce e dove tornerà spesso nel corso della sua vita.

Una situazione familiare difficile, un talento per l’arte che mostrò fin da piccolo: il padre esponeva i suoi quadri nella propria bottega di barbiere, a soli 14 anni entrò alla Royal Academy of Arts, grazie a Sir Joshua Reynolds (un altro dei più importanti pittori inglesi, nonché uno dei fondatori della prestigiosa istituzione) che guidava la commissione e decise di sostenerlo e incoraggiarlo.

Lavorò inizialmente per diversi architetti, ma si dedicò sempre più intensamente alla pittura, in particolare come paesaggista. A soli 15 anni espose il suo primo acquerello proprio alla Royal Academy, intitolato A View of the Archbishop’s Palace at Lambeth, diventando in seguito Accademico a 27 anni. Oltre ad insegnare per trent’anni in Accademia, nel corso della sua vita viaggiò spesso in Europa, fermandosi anche a Venezia, che sarà fonte per lui di costante ispirazione.

William Turner è stato un pittore straordinariamente prolifico: solo alla Tate Gallery sono esposte 20mila sue opere. Non si è mai sposato, ma ha convissuto con Sarah Danby, madre delle sue due figlie illegittime; e più tardi dal 1833 circa, con la sua amante Sophia Booth, prima a Margate e poi a Chelsea. Hannah Danby è stata la sua governante per oltre 40 anni. E’ sepolto nella Cattedrale di St Paul, accanto a Sir Joshua Reynolds.

Una genio dell’arte eccentrico, raccontato nelle sue innumerevoli sfaccettature umane e artistiche, attraverso una dicotomia stridente tra l’assoluta creatività, vissuta in maniera totalizzante, che lo rese il pittore del Sublime, uno dei più grandi esponenti del Romanticismo, di estrema sensibilità e profondità nella ricerca della luce e del colore, in maniera sempre più innovativa fino ad essere considerato precursore dell’Impressionismo e il suo essere un uomo anche rude, con le sue debolezze, con la sua viltà e sicuramente con le sue molte ombre, un uomo complesso e difficile, tanto insensibile e arido a tratti, quanto straordinario nell’esprimere tutto un mondo interiore attraverso il suo speciale e unico linguaggio.

Turner di Mike Leigh. L’ultimo periodo del pittore William Turner
Joseph Mallord William Turner Chichester Canal (circa 1829). Oil on canvas. Accepted by HM Government in lieu of tax and allocated to the Tate Gallery 1984. In situ at Petworth House

.

.