Mono Giraud - Espiga

AQUANAE: il mito prende vita nel magico Labirinto della Masone

Esiste un posto straordinario nei pressi di Parma, a Fontanellato, ideato dal grande editore, bibliofilo e collezionista Franco Maria Ricci (1937-2020): il più grande labirinto esistente, composto interamente di piante di bambù, appartenenti ad una ventina di specie diverse, per un percorso di oltre 3 km.

Il Labirinto è nato da un’idea scaturita dopo lunghe conversazione dell’editore con il suo amico e collaboratore Jorge Luis Borges, che come si sa, ha sempre amato particolarmente questo tema: nel giugno del 2015 è stato aperto al pubblico, comprensivo di un Museo, che contiene l’intera collezione di opere d’arte raccolte in cinquant’anni), una Biblioteca (con le sue collezioni bibliofile e tutti i libri pubblicati in 50 anni), spazi per mostre temporanee, un Archivio, e strutture turistiche. Gli edifici all’interno del Labirinto, sede della Fondazione Franco Maria Ricci, sono ispirati alle utopie architettoniche neoclassiche di Boullée, Lequeu, Ledoux e Antolini in modo da tutelare l’armonia con lo splendido paesaggio circostante.

L’occasione giusta per visitare questo luogo suggestivo e affascinante potrebbe essere nei prossimi due weekend infatti l’intero complesso proprio per via della performance site specific AQUANAE sarà visitabile anche in orario serale fino alle 24.00 di venerdì 16 e 23 settembre e sarà possibile quindi smarrirsi tra i meandri del dedalo di bambù in modo totalmente inedito e allo stesso modo passeggiare tra le opere della Collezione Ricci.

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Labirinto della Masone

Aquanae è una performance multimediale e immersiva, progetto finalista per il bando “Blue–performance site specific” de La Biennale di Venezia 2021. In contemporanea sarà allestita presso la Sala Calvino una mostra fotografica di Mono Giraud, artista eclettica che miscela sapientemente più arti: design, cultura tessile, moda, scultura, fotografia. Ha esordito lavorando nella moda per importanti marchi argentini, per poi dedicarsi all’interior design e successivamente approdare alla fotografia: il suo lavoro è contraddistinto dall’uso di materiali, forme e colori naturali e organici e da un’atmosfera senza tempo.

Aquanae prende le mosse dal mito delle anguane, creature appartenenti alle leggende di numerose tradizioni popolari italiane, che grazie al loro canto attirano a sé gli esseri umani per rapirli e trasmettere loro segreti legati alla saggezza della Terra e dell’Acqua. La performance immersiva consiste nel guidare lo spettatore disperso nel dedalo attraverso un unico strumento a sua disposizione: il suono composto dalle voci di due performer –le anguane-, la musicista Sara Bertolucci e l’attrice e cantante Valentina Donati, che si intrecciano alla musica. Ingannando di volta in volta la percezione delle distanze attraverso le voci, che si fanno ora vicine ora lontane, l’esperienza offre un concerto sempre unico a cavallo tra la finzione teatrale e l’esattezza della musica.

Le due musiciste/performer utilizzano infatti la registrazione binaurale, che offre all’ascoltatore l’illusione di essere situato esattamente nell’ambiente di ripresa dell’evento sonoro. Attraverso un sistema di cuffie wireless, i partecipanti sperimenteranno così sin dall’inizio della performance la dimensione frastornante di una distanza spaziale, ma non uditiva, che li coinvolgerà da tutte le direzioni.

Nel labirinto si imbatteranno nelle installazioni architettoniche progettate dall’architetto Alessia Zampini e costruite con gli elementi del mito: vegetazione secca, bambù, tessuti, lenzuola, acqua, lana. Mentre lo spettatore viene richiamato è di fatto solo sperduto in una ragnatela di suoni solo a lui percepibili in uno spazio in cui non si ha la padronanza dei movimenti.

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Mono Giraud – Seamos Nido | Creazione che sarà indossata dalle Anguane

Da questa camera iperbarica riemergerà grazie alla guida delle creature selvatiche stesse verso un non-luogo sicuro. Si dice che la prima cosa che Teseo fece, uscito salvo dal Labirinto, fu danzare: la performance si concluderà con un live set del musicista elettroacustico Davide Fasulo, che rielaborando i suoni delle performer creerà un momento finale collettivo e catartico.

La costruzione visiva dello spazio sarà invece a cura dall’artista multidisciplinare e designer argentina di fama mondiale Mono Giraud, che si occuperà anche di vestire le due performer con le sue creazioni in materiali tessili organici. Inoltre, durante tutto il mese di settembre, la Sala Calvino del Labirinto ospiterà per la prima volta in Italia una mostra fotografica dedicata alle opere dell’artista argentina, nata a Buenos Aires nel 1963.

In particolare, saranno esposti gli scatti che documentano il suo progetto più recente MONOGIRAUD, in cui Mono fa appello a materiali, forme e colori organico-naturali per la creazione di oggetti, mobili e tessuti, invitando a un’esperienza sensoriale unica nel processo di vestizione degli spazi. Le fotografie parte di questa serie ritraggono i personaggi che abitano questo mondo, colti dall’artista in un’immobilità che ne rivela l’anima, senza nemmeno mostrare i loro volti, creando immagini stimolanti che commuovono lo spettatore.

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Mono Giraud – Colecciòn
Mono Giraud – Fertil

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AQUANAE

venerdì 16 e 23 settembre 2022 dalle 20.00 alle 24.00

Un progetto di De Spineto

Perfomer: Valentina Donati e Sara Bertolucci

Audio: Andrea Pondini

Costumi ed elementi scenici: Mono Giraud

Installazioni Labirinto: Alessia Zampini

Video Mapping: Roof Video Design

qui per indicazioni e biglietti

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