Stefano Novo, Conversazione al balcone. Collezione privata

Donne nell’arte da Tiziano a Boldini

Donne nell’arte, da Tiziano a Boldini.

A Brescia dal 18 gennaio 2020 una magnifica esposizione che presenterà oltre 90 capolavori che testimoniano come la donna abbia rivestito un ruolo di primo piano, nella storia dell’arte italiana, dagli albori del Rinascimento alla Belle Époque: le sale di Palazzo Martinengo si popoleranno di dame eleganti, madri affettuose, eroine mitologiche, seducenti modelle e instancabili popolane.

Giovanni Boldini, Ritratto di Nanne Schrader. Collezione privata
Giovanni Boldini, Ritratto di Nanne Schrader. Collezione privata

L’esposizione, curata da Davide Dotti, organizzata dall’Associazione Amici di Palazzo Martinengo, col patrocinio della Provincia di Brescia, del Comune di Brescia e della Fondazione Provincia di Brescia Eventi, in partnership con Fondazione Marcegaglia onlus, presenterà oltre 90 capolavori di artisti quali Tiziano, Guercino, Pitocchetto, Appiani, Hayez, De Nittis, Zandomeneghi e Boldini che, con le loro opere, hanno saputo rappresentare la personalità, la raffinatezza, il carattere, la sensualità e le più sottili sfumature dell’emisfero femminile, ponendo particolare attenzione alla moda, alle acconciature e agli accessori tipici di ogni epoca e contesto geografico.

Il percorso espositivo, suddiviso in otto sezioni tematiche – Sante ed eroine bibliche; Mitologia in rosa; Ritratti di donne; Natura morta al femminile; Maternità; Lavoro; Vita quotidiana; Nudo e sensualità – documenterà il rapporto tra l’arte e il mondo femminile per evidenziare quanto la donna sia da sempre il centro dell’universo artistico.

Gaetano Bellei, Colpo di vento. Collezione privata
Gaetano Bellei, Colpo di vento. Collezione privata
Ettore Tito, Con la rosa tra le labbra. Collezione privata
Ettore Tito, Con la rosa tra le labbra. Collezione privata

Grazie alla collaborazione con la Fondazione Marcegaglia Onlus, la cui missione è sostenere le donne, motore della crescita e dello sviluppo dell’intera comunità, attraverso progetti di solidarietà e cooperazione, si offriranno alle scuole 350 percorsi tematici di visita alla mostra, con l’obiettivo di avvicinare sempre più i giovani al fantastico mondo dell’arte e, al contempo, sensibilizzarli rispetto a tematiche di grandissima importanza sociale legate all’emisfero femminile e sarà inoltre possibile approfondire tramite appositi pannelli di sala alcune tematiche di grande attualità sociale e mediatica quali le disparità tra uomini e donne, il lavoro femminile, le violenze domestiche, l’emarginazione sociale e le nuove povertà.

Le opere d’arte diverranno quindi formidabili veicoli per sensibilizzare il pubblico – soprattutto quello più giovane – verso argomenti di grande importanza socio-culturale. Tra i capolavori della mostra, si segnala la Maddalena penitente, un olio su tela di Tiziano, firmato per esteso, proveniente da una collezione privata tedesca, esposto per la prima volta in Italia.

 Tiziano Vecellio, Maddalena penitente. Collezione privata
Tiziano Vecellio, Maddalena penitente. Collezione privata

Traendo ispirazione da testi sacri e libri agiografici, gli artisti hanno licenziato tele oggetto di secolare devozione che raffigurano le più famose sante della cristianità insieme al proprio attributo iconografico: Maddalena col vasetto di unguenti; Caterina con la ruota dentata; Barbara con la torre; Margherita con il drago; Cecilia con gli strumenti musicali. Senza dimenticare le eroine bibliche quali Giuditta, Salomè, Dalila, Susanna e Betsabea, le cui tormentate vicende personali sono narrate nell’Antico Testamento.

Anche la letteratura classica e la mitologia hanno fornito agli artisti infiniti spunti di riflessione, come nel caso delle storie che riguardano divinità (Diana, Venere, Minerva, Giunone), celebri figure mitologiche (Leda, Europa, Onfale, Circe, Dafne) e illustri donne del mondo antico che, con coraggio e drammatica determinazione, hanno preferito la morte al disonore. Si pensi, a tal proposito, alla regina d’Egitto Cleopatra, che decise di togliersi la vita, dopo il suicidio dell’amato Antonio, per non consegnarsi viva nelle mani dell’acerrimo nemico Ottaviano e subire la pubblica umiliazione; a Lucrezia, che si trafisse il petto con il pugnale dopo essere stata avvilita e violentata da Sesto Tarquino; e a Sofonisba, che bevve il veleno inviatogli dal marito Messinissa per non vivere un’esistenza mortificata come schiava dei romani.

Soprattutto nell’ambito della pittura dell’Ottocento, vera protagonista della rassegna, la donna è stata colta nella sua dimensione quotidiana, alle prese con le faccende della vita domestica e del lavoro; nei panni di madre affettuosa che accudisce con amore i propri figli; ma anche in atteggiamenti maliziosi e in situazioni intime per esaltarne la carica sensuale, come testimoniano gli straordinari capolavori di Giovanni Boldini, il più grande artista italiano della Belle Époque.

Giovanni Boldini, Calze nere. Collezione privata
Giovanni Boldini, Calze nere. Collezione privata
 Vittorio Matteo Corcos, Colibrì. Collezione privata
Vittorio Matteo Corcos, Colibrì. Collezione privata

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DONNE NELL’ARTE. Da Tiziano a Boldini
18 gennaio – 7 giugno 2020
Palazzo Martinengo
via dei Musei 30
Brescia

→ Orari: mercoledì, giovedì e venerdì, dalle 9:00 alle 17:30-sabato, domenica e festivi dalle 10:00 alle 20:00, lunedì e martedì chiuso
Informazioni: tel. 320.0130694; mostre@amicimartinengo.it

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